Alla Zucca un orto scolastico per capire l’importanza della natura
Elisabetta Barca: «I bambini hanno sviluppato la manualità, imparando il concetto del prendersi cura e dell'aspettare»
NOVI LIGURE — Alla scuola elementare Zucca di Novi Ligure la primavera ha portato con sé una nuova avventura: l’orto scolastico. Nelle ultime settimane prima della chiusura, uno spazio verde della Zucca è stato trasformato in un orto didattico.
L’attività è stata realizzata dall’Istituto Comprensivo 3 e dalla cooperativa Azimut, grazie alla sinergia con la condotta gaviese di Slow Food, la nutrizionista Silvia Piacentino, l’azienda agricola Sale in Zucca, Sportinnovi e docenti e studenti dell’istituto Ciampini Boccardo (corso di Agraria, agroalimentare ed agroindustria).
«L’orto è un progetto di educazione ambientale e alimentare – spiega Elisabetta Barca, referente Azimut – che consente ai bambini di imparare facendo. Un nuovo modo di fare didattica sviluppando la manualità, il concetto del prendersi cura e dell’imparare ad aspettare. Il tutto lavorando in gruppo».
L’attività si è sviluppata all’aperto nel giardino della scuola Zucca con la semina di diversi tipi di ortaggi e la preparazione del terreno per la messa a dimora di nuove piante. I bambini sono stati avviati alla conoscenza di diverse tipologie di piante, all’osservazione e cura del terreno, sono stati guidati verso una maggiore consapevolezza dell’importanza del mangiare sano.
Gli esperti dell’azienda agricola Sale in Zucca (situata a Cuquello, Sardigliano) hanno condiviso coi bambini i principi guida del loro metodo di coltivazione. Ogni classe ha potuto seminare ravanelli, rucola e fagiolini, colture dallo sviluppo rapido che hanno permesso di vedere germinare e crescere le piantine. Insieme hanno preparato i letti di coltivazione zappando e distribuendo il compost, rastrellando e infine mettendo a dimora una pianta ciascuno (zucche, zucchine e lattughe). In ultimo si sono dedicati a ricoprire il terreno con una pacciamatura di paglia per rallentare la crescita di erbe spontanee ed evitare l’evaporazione rapida dell’acqua che quotidianamente hanno dato al loro orto, grazie alla collaborazione delle maestre.
Il ruolo dell’istituto Ciampini Boccardo è stato quello di fornire supporto tecnico, organizzativo e culturale. Sotto la guida dei docenti, gli alunni del triennio del corso di Agraria hanno ripristinato parte del cortile, spiegando ai bambini l’importanza della potatura e facendo riconoscere le parti danneggiate, secche e non produttive delle piante arboree e procedendo alla potatura verde delle siepi, per conferire una forma ordinata e pulita. Inoltre, è stato progettato e realizzato il vero e proprio orto didattico: gli studenti hanno spiegato come preparare il terreno per la semina e il trapianto, aiutando i bambini a sistemare a dimora le piante, spiegando le distanze da mantenere e gli accorgimenti per progettare un sesto di impianto adeguato a svolgere le varie lavorazioni prima della raccolta. L’impegno degli studenti di Agraria continuerà durante l’estate per l’irrigazione dell’orto didattico, affinché il lavoro svolto fino ad oggi non vada perduto.
Particolare soddisfazione è stata espressa dai dirigenti scolastici Giovanna Ravazzano e Mario Scarsi, dal momento che il progetto nasce in seno all’accordo che lega il Ciampini Boccardo e l’Istituto Comprensivo 3 per la realizzazione di attività comuni.
«Un ulteriore esempio dell’alta qualità dell’offerta didattica presente nella nostra città», commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Sisti. «L’idea di intrecciare, attorno al tema dell’orto e alla sua realizzazione, percorsi di educazione civica, ambientale, alimentare, oltre al recupero di antichi saperi e della manualità del lavorare la terra, aiuterà i bambini a crescere in modo sano e in armonia con l’ambiente che li circonda».