Sferisterio, tra ricordi e prospettive: oggi la presentazione del libro
L'iniziativa promossa dagli "Amici dello Sferisterio" e da Legambiente
Con Angelo Eroso e Sergio Zuccotti era uno dei giocatori più ambiti degli anni Sessanta. Legò il suo nome al Trofeo del Monferrato
BASALUZZO — Saranno celebrati oggi a Basaluzzo i funerali di Ferruccio Rivera, vero e proprio fuoriclasse del tamburello, scomparso all’età di 88 anni. Negli anni Sessanta, Rivera era uno dei giocatori più contesi tra le diverse società di questa disciplina sportiva e il suo nome – insieme a quello dei compaesani Angelo “il Moro” Eroso e Sergio Zuccotti – rimane indissolubilmente legato alla grande vittoria del Torneo del Monferrato nel 1966, con il Murisengo.
Ferruccio Rivera, detto “il Mancino”, militò anche nel Basaluzzo durante la mitica stagione della promozione dalla serie B alla A, e poi a Gavi, Parodi Ligure, Cocconato, Trisobbio. Erano gli anni in cui il tambass, in Piemonte, rivaleggiava con calcio e ciclismo quanto a seguito. E anche l’antagonismo tra le tifoserie era accesa. È lo stesso Ferruccio Rivera, in un’intervista di qualche anno fa, a ricordare gli “scontri” tra Basaluzzo e Francavilla. «In un campionato all’andata vinse il Basaluzzo e furono realizzati dei manifesti funebri come sfottò. Al ritorno vinse il Francavilla e all’indirizzo dei giocatori e tifosi avversari furono presentate delle vere e proprie bare in legno».
Sferisterio, tra ricordi e prospettive: oggi la presentazione del libro
L'iniziativa promossa dagli "Amici dello Sferisterio" e da Legambiente
A Basaluzzo, la tradizione del tamburello risale ufficialmente al 1965: è in quell’anno infatti che si costituisce la Società Tamburello, insignita nel 2015 con un premio per il mezzo secolo di attività. In realtà, come ricostruisce l’esperto Lorenzo Sant, le cronache forniscono notizie che legano Basaluzzo al tamburello già nei primi anni del Novecento: «Era però un tamburello d’altri tempi, giocato in 3 o 4 giocatori e spesso legato a sfide locali (e scommesse) più che a veri e propri campionati». Ma è nell’epoca “moderna” dei campionati e delle squadre a 5 giocatori che la Società Tamburello Basaluzzo si è distinta indubbiamente per longevità e costanza, ma anche grazie ad alcuni buoni risultati e per aver regalato al mondo del tambass atleti degni di nota, come “il Mancino”.
Ferruccio Rivera lascia la moglie Maria e il figlio Massimo. I funerali avranno luogo oggi, mercoledì 22 giugno alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di Basaluzzo.