“150 Cime”, truppe alpine alla conquista delle vette alessandrine
Per il 150esimo anniversario della fondazione degli Alpini, la Brigata Taurinense salirà anche sui monti Ebro e Chiappo
Centocinquanta cime da scalare, tante quanti gli anni dalla fondazione delle truppe Alpine dell’Esercito. Nelle prossime settimane, oltre 1.600 militari saranno impegnati in centocinquanta ascensioni su tutto l’arco alpino e appenninico.
Anche il territorio della provincia di Alessandria sarà toccato: tra i monti che saranno simbolicamente conquistati dal 9° Reggimento della Brigata Alpina “Taurinense” ci sono infatti il Chiappo (20 luglio), cima di 1.699 metri che segna il confine tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, l’Ebro (1.700 metri, 25 luglio), il San Vito (750 metri, 26 luglio) e la Croce degli Alpini, a Pertuso di Cantalupo Ligure (830 metri, 28 luglio). Alle ascensioni parteciperanno anche rappresentanti dell’Ana, l’associazione alpini di Alessandria e di Pavia. E il 28 luglio, a coronamento dell’iniziativa, la fanfara della “Taurinense” si esibirà a San Sebastiano Curone (ore 20.30).
Il generale Ignazio Gamba ha spiegato che l’iniziativa “150 Cime” si inserisce nella tradizionale attività di addestramento estivo delle truppe alpine dell’Esercito, che ha un ruolo centrale nella formazione del soldato di montagna ed è mirata a consolidare le capacità caratteristiche della specialità alpina, ovvero di vivere, muovere e combattere in quota in piena autonomia logistica: «Le ascensioni delle prossime settimane costituiranno un impegno notevole che contribuirà ad incrementare le capacità peculiari delle Truppe Alpine di condurre attività di warfighting in tutti gli ambienti, compreso quello montano e artico, contraddistinto da climi rigidi d’inverno e da vincoli posti dal terreno».
Quelli della provincia di Alessandria sono ovviamente i monti meno impegnativi. Tra le cime che saranno affrontate dagli alpini figurano infatti il Monte Bianco, il Cervino, il Gran Paradiso, il Monte Rosa, Monte Matto, Punta Roma, Punta Udine, Monte Argentera, il Gran Sasso, il Grignone, Cima Libera, lo Chaberton, il Monviso, la Tofana di Rozes e molte altre, per un totale di circa 160 mila metri di dislivello positivo totale.