I produttori del Gavi Docg "affidati" alla Madonna della Guardia
Domani la cerimonia nel santuario con la presenza dell'arcivescovo di Genova monsignor Tasca
Il Gavi si conferma particolarmente apprezzato fuori dai confini nazionali, con in media 11 milioni di bottiglie vendute all'estero
NEW YORK — Si è chiuso a New York il Gavi World Tour, il palinsesto di eventi nazionali e internazionali dedicati al Gavi Docg. Promosso dal Consorzio di Tutela, il Tour ha fatto tappa in tre delle più importanti metropoli mondiali: Roma, Londra e infine la Grande Mela. I tre appuntamenti, riservati alla stampa e agli operatori di settore, hanno rappresentato un’occasione unica per degustare più di 70 etichette di Gavi Docg.
La serie di eventi si è chiusa con un grande successo: la degustazione nelle sale del Midtown Loft & Terrace di Manhattan ha infatti registrato il tutto esaurito e tanto i seminari quanto il walk around tasting hanno generato consenso e apprezzamenti.
«L’85 per cento della produzione di Gavi è destinato all’export e ciò rende necessario promuovere la denominazione in prima persona all’estero e non solo nei Paesi che ne rappresentano i mercati di punta. Con questo proposito ci siamo impegnati per offrire agli operatori di settore internazionali l’opportunità di conoscere a pieno il Gavi, il suo territorio e le famiglie di produttori che lo stanno facendo apprezzare in tutto il mondo», racconta Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio.
I produttori del Gavi Docg "affidati" alla Madonna della Guardia
Domani la cerimonia nel santuario con la presenza dell'arcivescovo di Genova monsignor Tasca
«È la prima volta che il Consorzio coordina la partecipazione dei produttori a eventi di questo genere e ciò rappresenta un segnale importante di come il territorio stia crescendo e stia prendendo consapevolezza del proprio valore e delle proprie potenzialità. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i primi riscontri sono stati molto positivi».
Il Gavi si conferma particolarmente apprezzato fuori dai confini nazionali, con in media 11 milioni di bottiglie vendute all’estero. Le attività del Consorzio, come affermato da Montobbio, non si vogliono limitare ai mercati di punta della denominazione, ossia Regno Unito e Usa, ma si spingono oltre, raggiungendo anche il Nord Europa, dove l’interesse nei confronti del grande bianco piemontese è in costante aumento. L’autunno e l’inverno vedranno, infatti, il Gavi tra i protagonisti di eventi in Belgio e Danimarca.
Maurizio Montobbio