Caro bollette, in val Borbera si discute dell’alternativa legno
Oggi a Cantalupo Ligure un incontro sull'uso del legno per il riscaldamento: come risparmiare e ridurre le emissioni inquinanti
CANTALUPO LIGURE — Di fronte ai rincari del gas e del pellet, rimane solo l’alternativa rappresentata dal legno (i cui prezzi sono comunque in rapida ascesa). La combustione del legno in dispositivi domestici come stufe, cucine e camini è però causa di rilevanti emissioni di Pm10, anche se questa percezione non c’è: chi di noi, di fronte a un bel camino scoppiettante, pensa alle famigerate polveri sottili?
Per questo motivo il Comune di Cantalupo Ligure, con l’unione montana Terre Alte, in collaborazione con il progetto pilota Legno Energia Nord Ovest, organizza per oggi l’incontro informativo destinato ai cittadini “Riscaldarsi con il legno” (ore 18.00, presso il palazzetto dello sport).
L’incontro servirà per illustrare le buone pratiche nella gestione degli apparecchi a legna e pellet per ridurre le emissioni, le manutenzioni e i rischi, risparmiando tempo e denaro. Si affronterà inoltre il tema del valore del legno locale, legando i temi del rispetto del bosco, della tracciabilità del materiale legnoso, delle certificazioni forestali e impiantistiche, dell’uso corretto degli impianti domestici e dell’inquinamento dell’aria.
Legno Energia Nord Ovest (Leno) è un progetto pilota di valorizzazione e qualificazione della filiera legno-energia in Piemonte, finanziato dalla Regione. «Produrre energia da legname proveniente da lavorazioni forestali è una soluzione ambientalmente responsabile in grado di contrastare i cambiamenti climatici», spiegano da Leno.
«Affinché tali effetti siano concreti, l’impiego della legna non può più essere una soluzione di ripiego, spinta dall’incremento del costo dei combustibili fossili, ma deve divenire un elemento efficace del nostro futuro a basso contenuto di carbonio. Questo significa minimizzare gli impatti della filiera e della combustione e alimentare un’economia locale. Inoltre il settore deve intraprendere un percorso di qualificazione che assicuri la riduzione drastica delle emissioni di Pm10, il controllo degli impianti e la sostenibilità di tutte le attività forestali», concludono.