Ospedale Tortona: privatizzare, la rivolta dei medici
Il sindacato si rivolge al Tar per annullare la delibera sugli appalti
TORTONA – “Potevano almeno provarci, prima di affidarsi ai privati”. Sintesi stringata delle parole di Chiara Rivetti, segretaria regionale dell’Anaoo, il sindacato dei medici ospedalieri.
La sua amarezza si è tradotta nel ricorso al Tar per annullare “previa sospensiva” la delibera con cui il direttore generale dell’AslAl, Luigi Vercellino, ha indetto una “procedura aperta per il conferimento di servizi sanitari presso il presidio ospedaliero di Tortona inerenti la gestione della attività di Recupero Funzionale, della piattaforma ambulatoriale e del Pronto Soccorso”. L’iniziativa, risalente a luglio, destò polemica già all’epoca.
Ora però si è passati dalle parole ai fatti. “Io posso capire che il Pronto soccorso sia in emergenza – dice Chiara Rivetti al ‘Piccolo’ – e allora il ricorso ai privati diventa inevitabile. Per Fisiatria, però, è tutta un’altra storia. Si sarebbe dovuto cercare il personale pubblico con un po’ più di convinzione, anziché indire la gara, favorendo così le cooperative. All’ospedale di Tortona, oggi è presente solo un ambulatorio di Fisiatria e si procede con interventi domiciliare. Il futuro reparto sarebbe stato probabilmente appetibile anche per fisiatri del Servizio sanitario nazionale. Certo è che se non si fa nulla per renderlo appetibile, il risultato è il ricorso ai privati”.