Novi, dieci appuntamenti per la nuova stagione del teatro Marenco
Tra i protagonisti Natalino Balasso, Maria Amelia Monti, Ambra Angiolini, Arianna Scommegna e Roberto Turchetta
In scena al teatro di Novi Ligure uno spettacolo di Giulio Graglia tratto dal romanzo "La paga del sabato"
NOVI LIGURE — Le luci si riaccendono al teatro Marenco di Novi Ligure dove venerdì e sabato sarà rappresentato lo spettacolo “Non è più tempo di uccidere”, dedicato a Beppe Fenoglio per i cento anni dalla sua nascita. Un progetto nato dalla collaborazione tra la Fondazione Marenco e il teatro Stabile di Torino.
A firmare lo spettacolo è il direttore artistico del Marenco, Giulio Graglia, che porta in scena uno dei romanzi forse meno conosciuti di Fenoglio, “La paga del sabato”, scritto probabilmente alla fine degli anni Quaranta e pubblicato postumo solo nel 1969. Un’opera estremamente attuale nonostante l’ambientazione nell’immediato dopoguerra, come spiega lo stesso Graglia: «Per il Centenario di Beppe Fenoglio ho riportato alla luce il testo “Non è più il tempo di uccidere” da me scritto in età giovanile. I temi sono di un’attualità disarmante e riguardano oggi come allora le difficoltà dei giovani a inserirsi in un mondo del lavoro che non tiene conto dei loro sogni. L’adattamento teatrale di cui curo la regia vede in scena un gruppo di attori che si sono formati alla scuola dello Stabile di Torino coadiuvati da Margherita Fumero e Franco Barbero».
Nell’ultimo rendiconto della Fondazione Marenco, per la gestione del teatro nel periodo che va da gennaio a giugno 2022, sono indicate come spese poco meno di 180 mila euro. Di questi, 48 mila sono serviti proprio per coprodurre insieme allo Stabile lo spettacolo di Graglia. Il costo della stagione teatrale 2022 con il circuito “Piemonte dal vivo” è stato invece di 30 mila euro.
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Tra i protagonisti Natalino Balasso, Maria Amelia Monti, Ambra Angiolini, Arianna Scommegna e Roberto Turchetta
Ma torniamo allo spettacolo. La vicenda, ambientata dopo il 1946, vede al centro Ettore, l’attore Marcello Spinetta, un giovane che dopo aver partecipato alla Resistenza si trova costretto a inserirsi nella vita civile. Scontroso e insofferente, Ettore non riesce a rassegnarsi alla tranquilla routine di un’esistenza qualunque, senza brividi, senza slanci. Per questo decide di darsi ad affari loschi ma molto redditizi, che lo facciano sentire di nuovo vivo per davvero. L’amore per una giovane donna lo costringe a cercare un lavoro onesto. Con i soldi messi da parte progetta di aprire una stazione di servizio, ma un banale incidente pone fine ai suoi sogni e alla sua vita.
In scena Franco Barbero, Francesca Bracchino, Marta Cortellazzo Wiel, Riccardo Forte, Margherita Fumero, Francesco Gargiulo, Riccardo Livermore, Marcello Spinetta.