Addio Giuliano, tu hai saputo tenere in vita l'anima di queste valli
Gogna, deceduto precipitando da un canalone della Ripa, a Rocchetta Ligure
Il noto antiquario, memoria storica della valle, è morto ieri precipitando da alcuni salti di roccia alla Ripa di Rocchetta Ligure
ROCCHETTA LIGURE — Val Borbera in lutto per la morte, ieri, di Giuliano Gogna, 79 anni, precipitato in un canalone in località la Ripa, sopra Rocchetta Ligure. Gogna, residente in paese, era molto conosciuto per la sua attività di antiquario svolta ad altissimi livelli.
Ma non solo: nel 2013 aveva rifondato l’antica Confraternita secentesca della Buona Morte, di cui era stato priore, e aveva anche avuto ruoli di responsabilità nel locale circolo Acli.
Addio Giuliano, tu hai saputo tenere in vita l'anima di queste valli
Gogna, deceduto precipitando da un canalone della Ripa, a Rocchetta Ligure
Nel suo paese d’origine, Mongiardino Ligure, era stato socio fondatore della Proloco (la cerimonia di inaugurazione della “Big Bench” in programma domani è stata rinviata a data da destinarsi per lutto) e il fratello Stefano è stato sindaco per diversi mandati. In val Borbera Giuliano Gogna aveva restaurato immobili storici, edifici sacri e preziosi manufatti della storia locale.
Grande amante degli animali, da quel che si apprende il 79enne nel pomeriggio di ieri era salito alla Ripa per mettere in sicurezza alcune capre. Sulla via del ritorno, deve essere scivolato sulle pietre ed è precipitato da alcuni salti di roccia. Non vedendolo ritornare, il figlio ha dato l’allarme: sul posto sono arrivati carabinieri, volontari della protezione civile e vigili del fuoco che hanno iniziato le ricerche anche con l’ausilio di un elicottero. Purtroppo Giuliano Gogna è stato rinvenuto ormai privo di vita verso le cinque e mezza del pomeriggio.
Con il sopraggiungere del buio non è stato possibile recuperare la salma per via aerea e sono quindi state attivate le squadre a terra del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco. «Si è trattato di un’operazione resa complicata dall’oscurità e dal terreno particolarmente impervio e bagnato che ha richiesto manovre alpinistiche per calare la barella verso valle», spiegano dal Soccorso Alpino di Alessandria, intervenuto con sei tecnici.
Immagini: cortesia Protezione Civile provinciale di Alessandria e Soccorso Alpino di Alessandria