Borghetto, tutta la magia di Babbo Natale in un museo unico in Italia
A Borghetto Borbera apre il "Museo del Babbo Natale", con una collezione di oltre 630 pezzi provenienti da tutto il mondo
BORGHETTO BORBERA — Apre a Borghetto Borbera un museo unico nel suo genere in Italia: grazie all’associazione di promozione sociale Aq – Luoghi d’Incontri, la bella palazzina di via Roma 151 è stata riconvertita nel “Museo del Babbo Natale”, la prima area espositiva stabilmente dedicata alla figura più amata dai bambini.
Il merito è dei coniugi Giovanna Clerici e Valter Cecchini, imprenditori ormai giunti al top della loro carriera che con l’arrivo della pandemia hanno preferito mettere da parte la propria attività lavorativa e dedicarsi a qualcosa di nuovo. Un’associazione appunto, un nuovo strumento a disposizione della vita sociale della val Borbera, trasformando anche la sede dell’azienda di famiglia in un contenitore animato da uno spirito di pubblica utilità.
Aq – che prende spunto da Area Qualità, il nome della ditta di Giovanna Clerici – è stata tenuta a battesimo dal sindaco e presidente della Provincia Enrico Bussalino («È un’iniziativa importante e innovativa che guarda a tutta la val Borbera»), dal presidente di Alexala Roberto Cava («Un’opportunità di turismo slow, in cui gli elementi culturali si uniscono a quelli paesaggistici ed enogastronomici») e da Franco Ferrari, al vertice dell’azienda alessandrina Costruire Insieme ma soprattutto borghettese di origine e vicepresidente di Aq.
L’associazione Aq intende organizzare incontri e conferenze: «Tra i progetti c’è anche la creazione di un circolo di lettura», spiega Giovanna Clerici. Il cuore della palazzina di Borghetto batte però per il “Museo del Babbo Natale”, dove è esposta una collezione di 630 statuette provenienti da tutto il mondo e raccolte nel corso della propria vita da Valter Cecchini. «Iniziai per gioco, quando le nostre figlie erano bambine, regalando loro una statuetta ogni Natale – racconta – Poi la collezione crebbe, grazie agli omaggi degli amici e ai viaggi in giro per il mondo che facemmo per diletto o per lavoro».
Entrare nel museo di Borghetto è un tuffo nella magia delle feste. Ma Cecchini ha organizzato l’esposizione secondo un preciso criterio storico e geografico: «In pochi sanno che l’origine storica di Babbo Natale è legata a doppio filo alla vita del vescovo di Myra, meglio noto per la tradizione cristiana come San Nicola, vissuto nel IV secolo nei territori dell’attuale Turchia, e rappresentato con una veste bianca». Nell’Europa del Nord, Santa Klaus si tinge invece di verde. La metamorfosi prosegue sul finire del XIX secolo, per assumere l’aspetto che oggi ci sembra più tradizionale: paffuto, folta barba bianca, mantello rosso.
Domani, domenica 18 dicembre, in occasione della “Festa di via Caminata”, sarà possibile visitare il museo (solo con prenotazione sul sito ilmuseodelbabbonatale.com). Chi non dovesse trovare posto non si preoccupi: il museo sarà aperto fino al 10 gennaio. Tornando a domani, alle 17.00 presso la parrocchia di San Vittore è in programma il concerto gospel del Saint Nicholas Gospel Choir di Pozzolo Formigaro. Alle 18.00, polenta, degustazioni e altri assaggi gastronomici in via Caminata grazie alla Proloco di Persi.