Addio Adorni, cresciuto con il mito di Coppi
Nel 2015 era stato lo starter per LaMitica
CASTELLANIA COPPI – C’è una foto che ritrae Vittorio Adorni sulla linea di partenza, a Castellania Coppi. Accanto a lui Marina e Faustino Coppi.
Era il 2015, il grande campione scomparso ieri aveva accettato con entusiasmo l’invito degli organizzatori de LaMitica, la ciclostorica sulle strade di Fausto e Serse Coppi. Quando gli avevano proposto di essere lui lo starter, con i figli di Coppi, aveva risposto un sì convinto, anche un po’ commosso. “Perché al Campionissimo, a Castellania a tutti gli appassionati coppiani – sottolineano i promotori de LaMitica – è sempre stato legatissimo“.
Lo aveva sempre ribadito, in tutte le interviste, “per me Coppi era un idolo. In quel gennaio 1960, quando ci lasciò troppo presto, io avrei dovuto incontrarlo – aveva svelato Adorni – Io ero considerato un giovane promettente, e avere il giudizio di un ‘big’ era un viatico importante”. Aveva anche confessato che, nella sua fuga nella tappa di Madesimo, al Giro 1965, poi vinto, gli era tornata nelle orecchie la cronaca di Mario Ferretti su Coppi. “E mi sembrava di essere lui“.
Fra pochi giorni, il 2 gennaio, a Castellania Coppi, dove si ricorderà il 63° anniversario della scomparsa di Fausto, e ci sarà un pensiero anche per Adorni. “Il ciclismo è lo sport più bello. Guardate negli occhi l’entusiasmo del pubblico a bordo strada quando passano i corridori – aveva sottolineato il 14 novembre, in occasione del suo 85° compleanno – e poi ditemi se non è così”