Vignole, per la nuova scuola è il giorno del taglio del nastro
È stata realizzata con tecniche antisismiche e di risparmio energetico: si riscalda con pannelli fotovoltaici e pompe di calore
VIGNOLE BORBERA — Sarà ufficialmente inaugurata oggi alle 11.00 la nuova scuola di Vignole Borbera. I lavori si sono conclusi da tempo, e gli alunni fin dall’inizio dell’anno scolastico hanno preso confidenza con aule e banchi, ma l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Teti ha voluto badare prima alla sostanza che all’apparenza e ha quindi lasciato in secondo piano il taglio del nastro.
Il plesso scolastico sorge in largo Pertini, vicino al palazzetto dello sport, e ospita le elementari e le medie. L’opera da quasi 1,8 milioni di euro è stata appaltata alle imprese Bianchi di Novi Ligure e Fanti Legnami di Malosco (Trento). Il progetto è stato redatto da un pool di professionisti guidati dallo studio di architettura Aisa di Basaluzzo.
Nel gennaio 2018 una verifica tecnica sulle “Foscolo” di viale Torino ha fatto scoprire che l’ala vecchia dell’edificio era stata costruita con calcestruzzo scadente. Così il Comune – dopo aver spostato gli studenti delle medie in un’altra sistemazione – ha dato il via all’iter per dotare il paese di un nuovo istituto scolastico, realizzato parzialmente in legno, con tecniche anti sismiche e di risparmio energetico.
«Grazie alla coibentazione interna ed esterna, ai pannelli fotovoltaici da 38 kilowatt e alle pompe di calore, il riscaldamento a pavimento funziona senza necessità di una caldaia a gas», spiega il sindaco Giuseppe Teti. L’istituto ospita 190 alunni (5 classi delle elementari e 6 delle medie) e ha anche 4 aule “di appoggio”. Il vicinissimo palazzetto dello sport – anch’esso ristrutturato – servirà da palestra.
Non tutto però è andato per il verso giusto: prima c’è stato un ritardo di un anno nell’erogazione dei fondi da parte della Regione, poi il coronavirus. Infine si è aperto un contenzioso con la compagnia petrolifera Tamoil. Nei pressi del luogo dove doveva sorgere la nuova scuola è presente un oleodotto inutilizzato da quasi trent’anni che però andava messo in sicurezza prima di cominciare i lavori. Tra Comune e azienda non è stato raggiunto un accordo, così, pur di non ritardare ancora l’inizio della costruzione della nuova scuola, a Vignole hanno deciso di spostare l’edificio un po’ più in là e di rivedere il progetto: non più rettangolare bensì a forma di L.
Forti anche le proteste dell’opposizione in consiglio comunale. «Siamo stati oggetto di diversi esposti per la presenza dell’oleodotto e di un canale che porta acqua a una centralina idroelettrica – dice il sindaco Giuseppe Teti – Alla fine comunque tutti gli enti chiamati a controllare, a cominciare dai vigili del fuoco, hanno dato il via libera».