Rai, canali “invisibili”. «Ma non dipende dalle nostre antenne»
In varie zone di Novi Ligure, e non solo, molti canali della televisione pubblica non si riescono a ricevere. Ecco perché
NOVI LIGURE — Impossibile in alcune zone di Novi Ligure – e non solo – vedere tutti i canali Rai. Ce ne sono una decina che una bella fetta della città proprio non riesce a ricevere. Il problema però sta all’origine, nel ripetitore che trasmette il segnale, non negli impianti condominiali o casalinghi.
«Le famiglie si lamentano con gli amministratori di condominio, i quali a loro volta si rivolgono agli antennisti. La soluzione però non c’è, a meno di non voler spendere parecchi quattrini per aggiornare le centraline», spiega Adriano Pelusio, un esperto del settore che – come molti altri residenti della zona di viale Pinan Cichero – non vede i canali Rai-4, Rai-5, Movie, Premium, Gulp, Yoyo, Storia, Scuola e Sport (sul telecomando, sono i canali 21, 23, 24, 25, 42, 43, 54, 57 e 58).
Il problema va avanti dal 2008 e riguarda i “Mux” della Rai, ovvero le bande di frequenze che trasmettono quei canali. Il motivo? È sempre Pelusio a spiegarlo: «La zona di Novi dovrebbe essere coperta dal ripetitore di monte Penice che dista in linea d’aria 42 chilometri. I tre Mux del Penice, in teoria, dovrebbero trasmettere tutti alla stessa potenza, ma così non è. Mentre i tre canali principali (Rai 1, 2 e 3) si vedono bene, gli altri non si ricevono».
Così gli installatori sono costretti a puntare verso altri ripetitori molto più distanti e a modificare gli impianti, con costi a carico degli utenti. «Ma dalla televisione pubblica, per la quale paghiamo un canone annuale, questo non è accettabile», dice ancora Pelusio. La zona del triangolo formato da Novi, Tortona e Alessandria è sempre stata piuttosto “sfortunata” in tema di segnali televisivi. «Paghiamo il fatto di essere baricentrici rispetto a Milano e Torino, e probabilmente il nostro segnale viene mantenuto più debole per non andare a disturbare gli abitanti delle grandi città».
Di recente i tecnici di Rai Way, la società che si occupa dei ripetitori televisivi, sono stati a Novi con un laboratorio mobile per verificare i disservizi. Non hanno però lasciato molto speranze: il problema di ricezione dovrebbe risolversi quest’anno, con l’avvento del digitale terrestre di seconda generazione, il Dvb-T2. Che comunque significherà altre spese per le famiglie (gli apparecchi televisivi o i decoder più vecchi potrebbero non ricevere il nuovo segnale).
«E non è nemmeno sicuro che il nuovo digitale terrestre entri in funzione quest’anno – commenta Pelusio – Un sistema però ci sarebbe, e Rai Way potrebbe metterlo in atto con facilità: migliorare l’emissione delle frequenze dal ripetitore di monte Spineto, a Stazzano».
Ma se dal 2008 a oggi questo non è stato fatto, difficile che vi pongano rimedio ora che il sistema di diffusione televisiva sta per cambiare ancora una volta.