Teatro Comunale, questa è la (deprimente) realtà
Sopralluogo della Commissione Cultura di Palazzo Rosso, guidata da Luca Ferraris, al Teatro Comunale: evidente il degrado della struttura -…
L'assessore ai Lavori pubblici: "Primo step con foyer e sala grande, i soldi non bastano per tutto: mancano almeno 7 milioni"
Sopralluogo, questa mattina, al Teatro Comunale di Alessandria da parte della Commissione Cultura: gli stessi consiglieri si sono potuti perciò rendere conto dello stato di degrado della struttura e dei passi necessari per arrivare alla riapertura almeno della hall e della sala grande.
“Il progetto preliminare passerà a definitivo in pochi mesi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Michelangelo Serra (M5S)- Poi ci sarà l’assegnazione entro l’estate e, entro la fine dell’anno, l’avvio dei lavori per il recupero, appunto, della sala grande e del foyer, in modo da restituire questi spazi agli alessandrini. Purtroppo, i fondi richiesti dalla precedente Giunta non sono sufficienti a coprire i costi del progetto individuato tramite il concorso di idee che era stato avviato: il nostro impegno sarà perciò quello di trovarli e, a tal fine, chiediamo al Governo di supportarci con fondi in conto capitale così come aveva fatto il Conte I. Quanto manca? Considerata la realtà complicata delle sale Ferrero e Zandrino al piano inferiore, dove le infiltrazioni d’acqua hanno peggiorato non poco le cose, credo serviranno ancora circa 7 milioni di euro“.
Teatro Comunale, questa è la (deprimente) realtà
Sopralluogo della Commissione Cultura di Palazzo Rosso, guidata da Luca Ferraris, al Teatro Comunale: evidente il degrado della struttura -…
Presente anche l’ex sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Lega), attuale vicepresidente della Commissione Cultura: “C’è emozione a tornare in questi ambienti, ma si sente l’urgenza di intervenire. Noi avevamo avviato e costruito un percorso di recupero con solide fondamenta, attraverso l’individuazione di risorse e, al contempo, di un progetto attraverso un concorso ad hoc che apriva a numerose realtà: un iter che a me sta molto a cuore, che ha prodotto un’idea di hub culturale capace di dare alla città le risposte che si attendono. Io credo, a questo punto, occorra serietà nel portare avanti il discorso, magari individuando le risorse necessarie: Alessandria ha bisogno del suo teatro e questo teatro andrà fatto vivere”.
L’impressione del presidente della Commissione Cultura, Luca Ferraris (Lista Abonante per Alessandria), “è brutta. Fa venire i brividi ritrovarsi in questo scheletro gigantesco che, finalmente, potrà essere riportato all’onor del mondo. Oggi già si stanno eseguendo le prime verifiche per l’anti-sismica e l’anti-incendio, ma c’è un problema di fondo rispetto allo studio di fattibilità presentato al concorso di idee. La somma finale va infatti oltre quella disponibile, perché stranamente non era stato fissato alcun tetto, quindi bisognerà adattare il piano ai fondi disponibili, prevedendo cinque lotti diversi. E i primi step, con i finanziamenti attuali, riguarderanno la sala grande, il foyer e il locale per la ristorazione, in modo da permettere alla città di riappropriarsi del suo teatro. E poi ci si dovrà impegnare per cercare le liquidità necessarie al resto. I tempi? Due anni e mezzo o tre per la realizzazione delle prime opere, ma almeno abbiamo un orizzonte temporale”.
Conclude Fabrizio Priano (Fratelli d’Italia): “Di primo acchito c’è da piangere, ricordo tante serate passate in questi locali e all’interno dello storico bar ‘Marini’. Ma guardiamo avanti: abbiamo dei soldi – 8 milioni – per ristrutturare e magari non bastano, però si può iniziare ridando dignità alla sala grande, che ora è enorme e non più adatta ai tempi, al bar e per rivedere il foyer. L’obiettivo deve essere quello di un polo culturale per teatro, musica, mostre, eventi: abbiamo l’occasione di ripensare il nostro teatro e dobbiamo farlo tutti insieme, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione“.