Lo studio di Arpa rileva che C6O4 e Adv in atmosfera ricadono in paese
Si tratta di un’attività innovativa di monitoraggio: postazioni in via Genova e in strada Bolla
Si tratta di accertamenti del 2022, che però andranno approfonditi
ALESSANDRIA – Nelle discariche sono spuntati i Pfas, soprattutto di vecchia generazione, ma in qualche caso anche cC6O4 e Adv. Da dove arrivano? Come vengono smaltiti?
L’indagine (del 2022) arriva da Arpa. L’input era cercare di capire qual era la distribuzione degli inquinanti in Piemonte, e per rispondere ai quesiti l’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha monitorato una serie di ambiti ambientali, tra cui suolo, aria e discariche che ricevono rifiuti pericolosi e non.
L’approfondimento di Arpa: leggi qui
Sono state analizzate una quindicina di discariche e in quasi tutte sono stati trovati Pfas, in particolare quelli di vecchia generazione come il Pfoa. Le analisi si sono focalizzate sul percolato, ossia l’acqua che finisce nelle discariche e poi ne esce trattata. E’ lì che sono stati cercati – e trovati – i Pfas (gli inquinanti per sempre): nella zona del Torinese, in almeno quattro discariche, c’erano pure cC6O4 e Adv.
Come ci sono arrivati, visto che l’unico punto di produzione è a Spinetta Marengo? E ancora: come vengono trattati questi percolati? Dove vengono smaltiti? Sono quesiti che meritano una risposta urgente, vista la persistenza e la pericolosità di alcune di queste sostanze.
Lo studio di Arpa rileva che C6O4 e Adv in atmosfera ricadono in paese
Si tratta di un’attività innovativa di monitoraggio: postazioni in via Genova e in strada Bolla
Al momento si trovano nei punti dove vengono trattati i rifiuti, un’attività che non è certo vietata ma di cui non conosciamo poi la filiera.
I Pfas sono dunque presenti nelle discariche del Torinese, in due dell’Alessandrino e dell’Astigiano. Quello che Arpa non comunica, però, è quali sono questi siti.
Perché è stato dato il permesso di spostare il cC6O4 se c’è il sospetto che sia pericoloso? A quel che sembra, i metodi di smaltimento non sono stati inseriti nell’Aia (Autorizzazione Ambientale Integrata che viene concessa dalla Provincia). Quindi, vero è che può essere smaltito, ma in questo modo lo si sta portando in giro per la Regione. Ancora una domanda: chi lo deve smaltire, sa come farlo? Lo fa correttamente?
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Ricapitolando, nelle discariche sono stati trovati i Pfas, seppur a diversi livelli di concentrazione, e questo – scrive Arpa – suggerisce l’opportunità di estendere anche nel 2023 l’indagine per un quadro conoscitivo più approfondito.