Novi, Cit dichiarato fallito. I sindacati: «Una doccia fredda»
L'azienda di trasporto pubblico locale sembrava fuori pericolo dopo l'ingresso di un socio privato. Ieri la decisione del tribunale
Dopo il fallimento deciso dal tribunale l'azienda novese di trasporto pubblico locale passa ancora di mano
NOVI LIGURE — Il Cit è stato venduto all’asta per 650 mila euro. L’azienda di trasporto pubblico locale di Novi Ligure, dichiarata fallita lo scorso gennaio, è stata rilevata dalla Bus Company di Saluzzo, che si è aggiudicata l’asta indetta dal tribunale di Alessandria su istanza del curatore fallimentare, il commercialista torinese Mario Leonardo Marta.
Tre le offerte arrivate nello studio del notaio Carmelo Ceraolo, incaricato di verificare la correttezza della procedura: oltre a Bus Company, anche Trotta Bus ha provato a (ri)aggiudicarsi il Cit. L’azienda romana infatti già nel dicembre 2021 aveva vinto l’asta per l’acquisizione delle quote di maggioranza del Cit (acquisizione poi formalizzata nel luglio 2022 con il passaggio dell’85 per cento delle azioni dai Comuni del novese alla ditta Trotta, per un importo di soli 150 mila euro). La sentenza di fallimento però ha rimesso tutto in discussione.
Dopo che il risultato dell’asta sarà formalizzato e che Bus Company avrà saldato l’importo per l’aggiudicazione, sarà firmato il contratto di cessione e la società di Saluzzo subentrerà in quasi tutti i rami di attività del Cit: il trasporto urbano ed extraurbano, il servizio scuolabus, il servizio di noleggio autobus e i servizi di trasporti e onoranze funebri.
Rimangono invece esclusi il contratto di concessione del parcheggio Movicentro e dei parcheggi interrati antistanti la stazione ferroviaria di Novi Ligure, nonché i contratti di leasing: i mezzi affittati dovranno essere restituiti alle società proprietarie.
Per quanto riguarda la forza lavoro, saranno trasferiti a Bus Company i soli dipendenti ancora in essere al momento della stipula del contratto di cessione: fino ad allora però a dover pagare stipendi e tfr sarà il “vecchio” Cit.
Con l’acquisizione del Cit, l’azienda di Saluzzo si è aggiudicata anche tutti i beni mobili e immobili della società novese: 24 tra autobus e pullman, due mezzi per le onoranze funebri, il capannone in zona Cipian a Novi e quattro terreni a Gavi.
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