Donare il sangue è un gesto importantissimo la cui promozione è uno dei cardini fondamentali dell’azione della Croce Rossa Italiana in Piemonte, quindi anche qui in provincia.
Il Comitato della C.R.I. di Cassine, in cui hanno sede sia il Coordinamento provinciale per Alessandria sia quello regionale per il Piemonte ha stilato il calendario delle date in cui l’autoemoteca – unità mobile di raccolta sangue – raggiungerà i paesi della
provincia ma anche le aziende, così come l’attività nelle scuole superiori.
Matteo Cannonero, Referente Regionale donatori Sangue per la CRI del Piemonte – e presidente del Comitato CRI di Cassine – ribadisce: «E’ molto importante che i cittadini e gli studenti vengano informati a dovere. La donazione del sangue, oltre al gesto etico e morale di elevata caratura rappresenta, infatti, anche un ottimo modo per tenere monitorata la propria salute; ad ogni donazione sono spediti a casa gli esami del sangue in modo del tutto gratuito e riservato oltreché, per i lavoratori, è rilasciato il permesso per la giornata di riposo prevista dalla Legge.
Il donatore potrà quindi scegliere se donare il sangue intero, sia in ospedale sia presso l’unità mobile nelle varie città, oppure il plasma e le piastrine ma questo è possibile solamente in ospedale. In entrambi i casi – prosegue Cannonero – si accede solo su prenotazione; l’elenco completo delle donazioni aperte al pubblico in provincia sono pubblicate sulla pagina ufficiale di Facebook della Croce Rossa di Cassine e saranno quindi pubblicizzate da ogni singolo Comitato territoriale». (info: cricassine.com).
Donare una sacca di sangue è fondamentale: serve per molti interventi ospedalieri e al pronto soccorso: per esempio, si usano da 2 a10 sacche per una vittima di incidente stradale, fino a 10 per un trapianto di cuore. E non è possibile fabbricarlo in laboratorio.
I Comitati C.R.I. della provincia che si adoperano per questa attività sono: Alessandria, Acqui, Casale, Cassine, Novi, Serravalle, Tortona e Vignole. Non può e non deve esistere “concorrenza” fra Associazioni: sono così pochi i donatori di sangue
in Italia che non esiste minimamente questa possibilità ma dobbiamo unire le forze per il bene comune.