Pozzolo e la Frascheta, sulla ali della storia napoleonica
Al castello di Pozzolo Formigaro un incontro con Efrem Bovo, sulla storia della Frascheta nel periodo napoleonico
Francesco Rizzo, ricercatore dell'Enea, ospite dell'iniziativa organizzata a Pozzolo Formigaro dall'associazione La Frascheta
POZZOLO FORMIGARO — Una serata dedicata alla questione nucleare, con la presenza di un esperto dell’Enea: venerdì 19 maggio a Pozzolo Formigaro si parlerà di fusione nucleare con Francesco Rizzo, fisico della struttura della materia.
Pozzolese di adozione, dopo la laurea e il dottorato conseguiti all’Università “La Sapienza” di Roma, Rizzo ha iniziato la sua attività professionale nell’ambito della fisica della struttura della materia e, in particolare, del fenomeno quantistico della superconduttività. Ha svolto importanti collaborazioni all’estero e attualmente la sua attività di ricerca è in Italia, all’Enea, dove il suo impegno è focalizzato sulle applicazioni della superconduttività e, specificatamente, nella fusione nucleare.
L’appuntamento con l’incontro dal titolo “La questione nucleare: sogni, paure, speranze” è alle 20.45 presso la sala convegni dell’ex asilo Raggio di Pozzolo, in vicolo Palestro (ingresso libero). «Siamo onorati di avere la disponibilità del dottor Rizzo per questo appuntamento che riteniamo sia di grande attualità – commenta Annalisa Micone, presidente dell’associazione La Frascheta che ha organizzato la conferenza – La sua esperienza nell’ambito della ricerca sulla fusione nucleare ci permetterà di capire e approfondire un tema considerato di primaria importanza».
Pozzolo e la Frascheta, sulla ali della storia napoleonica
Al castello di Pozzolo Formigaro un incontro con Efrem Bovo, sulla storia della Frascheta nel periodo napoleonico
Il mondo scientifico internazionale ha accolto con grande interesse la notizia, lanciata su tutti media del pianeta nel dicembre scorso, secondo la quale la fusione nucleare è ormai possibile, grazie a un test realizzato in un importante centro di ricerca degli Stati Uniti. Per la prima volta è stato possibile ricreare la reazione che avviene nel sole, producendo calore ed energia con un guadagno energetico. Con la fusione nucleare, che si ottiene con un sistema totalmente differente dalle attuali centrali, un solo grammo di combustibile può fornire l’energia equivalente a otto tonnellate di petrolio.
Questo risultato ha quindi riacceso la discussione sulla possibilità di disporre di una fonte di energia che, con zero emissioni di carbonio, ridotte quantità di scorie facilmente gestibili e nessun pericolo di inquinamento da radiazioni, sia in grado di offrire all’umanità, in qualsiasi luogo del pianeta, una fonte pulita e sicura.