La sostenibilità per Airone Seafood è un progetto concreto, e anche quest’anno l’azienda rinnova la collaborazione con Ogyre in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. Per il secondo anno consecutivo Airone Seafood e Ogyre collaborano per ripulire il mare, nel 2022 sono stati raccolti 100 chilogrammi di rifiuti marini, che equivalgono a diecimila bottiglie e altrettanto verrà raccolto nel 2023.
Ogyre è una Start up B Corp che nasce nel 2021 per affrontare l’emergenza ambientale: proteggere l’oceano attraverso un’azione collettiva. Grazie alla piattaforma digitale Ogyre facilita la connessione tra coloro che amano il mare e chi si impegna attivamente per pulirlo, mette in contatto chiunque voglia salvare l’oceano: ogni rifiuto raccolto viene documentato, pesato e archiviato grazie al contributo della community digitale.
Ogyre ha una flotta di pescatori in Brasile, Indonesia e Italia, e protegge l’oceano raccogliendo migliaia di chilogrammi di rifiuti ogni giorno, un rifiuto alla volta. L’eccesso di rifiuti sta alterando importanti ecosistemi marini causando la perdita di biodiversità, ecco perché anche le Nazioni Unite hanno indetto una Giornata Mondiale degli Oceani per sensibilizzare chiunque della necessità di un intervento.
Un claim aziendale, quello di Ogyre – salviamo l’oceano un rifiuto alla volta – che si sposa con quello di Airone Seafood “We take care”, prendersi cura dell’ambiente e delle persone.
Airone Seafood opera nella trasformazione e commercializzazione di conserve ittiche a base di tonno, dal 1994 gestisce una filiera integrata, sostenibile e certificata. Airone Seafood si divide tra Italia – dove c’è la sede commerciale a Reggio Emilia – e Costa D’Avorio, dove vengono trasformate le materie prime. Con una capacità produttiva giornaliera pari a 120 tonnellate di pescato, Airone lavora il pescato direttamente sul luogo di pesca ed esclusivamente da pesce intero di provenienza dall’Oceano Atlantico.
Airone effettua controlli sistematici su tutta la linea produttiva, garantendo il mantenimento di elevati standard qualitativi e l’ottenimento di prestigiose certificazioni: Friend of the Sea, Dolphin Safe e MSC.
Una pesca sostenibile che vede Airone Seafood a fianco di Ogyre per contribuire a un futuro migliore, si pensi che il 45% dell’ossigeno che respiriamo è prodotto dal mare; quindi, un mare sano significa una migliore qualità dell’aria, il mare infatti assorbe e trasforma il 30% delle emissioni globali di carbonio.
“Lavoriamo in una filiera integrata – dichiara l’Amministratore Delegato Sergio Tommasini – operiamo nel settore delle conserve ittiche. Utilizziamo solo pesce intero, pescato in modo certificato e sostenibile, che entra in stabilimento, viene trasformato in prodotto finito e destinato prevalentemente all’esportazione in Europa. Gli operatori in Costa d’Avorio seguono la filiera di trasformazione mentre in Italia gestiamo la commercializzazione e la logistica”.
Un concetto di sostenibilità “allargato”: non solo l’impegno per garantire e ricercare una pesca sostenibile grazie alle certificazioni, ma anche uno sguardo attento alla qualità di vita dei propri dipendenti e del territorio: “A livello generale l’azienda aggiunge al concetto di sostenibilità sociale il fattore della vicinanza al territorio – continua Tommasini – I nostri dipendenti hanno una serie di benefici a supporto della crescita personale e delle loro famiglie”.
Airone, come gruppo, conta 1500 dipendenti, il cui 70% sono donne, ecco perché anche l’aspetto legato alla formazione diventa un punto fondamentale, continua Sergio Tommasini: “Abbiamo un programma formativo a diversi livelli, dagli operai al management con la continua ricerca della rotazione lavorativa per garantire il passaggio generazionale”.
Un impegno ambientale che si conferma tale grazie al supporto ad Ogyre per la raccolta di rifiuti marini durante la pesca.