Novi, primo consiglio di routine ma a destra rimangono le fratture
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Elio Defrani  
20 Giugno 2023
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10:38 Logo Newsguard
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Novi, primo consiglio di routine ma a destra rimangono le fratture

Con l'inizio della legislatura Marco Bertoli (FdI) non ha perso l'occasione di rimarcare la distanza dai colleghi del centrodestra

NOVI LIGURE — Ha preso il via ufficialmente ieri sera la seconda èra di Rocchino Muliere come sindaco di Novi Ligure. Al Museo dei Campionissimi – l’aula consiliare di Palazzo Pallavicini ormai è indisponibile da parecchi anni – si è tenuta la prima riunione dell’assise cittadina. All’ordine del giorno una serie di adempimenti formali, ma qualche scintilla non è mancata, soprattutto tra i banchi del centrodestra, con Marco Bertoli che non ha perso l’occasione di rimarcare la propria distanza rispetto ai colleghi di schieramento.

Dopo la convalida degli eletti, l’assemblea ha proceduto alla surroga di Lucia Zippo (M5s), che ha lasciato il posto a Paolo Coscia, e di Stefano Gabriele (20xNovi), sostituito da Alessandro Reale della medesima lista. Diverse però le motivazioni: Zippo ha rinunciato per aprire un nuovo ciclo all’interno del Movimento; Gabriele invece andrà ad assumere un ruolo importante in una delle società partecipate comunali (si parla della presidenza di Gestione Acqua).

La legge Madia stabilisce infatti l’inconferibilità di incarichi in aziende pubbliche a chi ha fatto parte dell’amministrazione comunale. Necessario dunque per chi aspira a ruoli nelle “municipalizzate” dimettersi dal consiglio comunale. A Gabriele sarebbe dovuta subentrare Rosa Carbone; anche lei ha rinunciato, passando il testimone a Reale, segno che potrebbe essere destinata a un qualche ente (forse il Csp, il Consorzio dei servizi sociali).

Alla presidenza del consiglio è stata eletta Teresa Mantero. La proposta è arrivata dalla maggioranza: l’opposizione di centrodestra ha optato per l’astensione, tranne Bertoli che invece votato a favore iniziando a rivendicare una certa autonomia. Autonomia che Bertoli ha ribadito anche con la mancata formazione di un unico gruppo consiliare insieme a Maria Rosa Porta.

Dopo il giuramento e i ringraziamenti di rito, il sindaco Muliere ha ricordato il preoccupante dato dell’astensionismo (al primo turno è andato alle urne solo il 52 per cento degli elettori): «Ma intendo essere il sindaco di tutti, di quelli che mi hanno votato e di quelli che non mi hanno votato. E anche di quelli che non sono andati a votare».

Il servizio completo sul Novese in edicola a partire da giovedì 22 giugno

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