Scuola, la “rivoluzione” del Boccardo: le aule diventano laboratori
Nella scuola di Novi Ligure una nuova idea di didattica, con gli alunni che si sposteranno da un locale all'altro in base alla materia da seguire
NOVI LIGURE — Da settembre alla scuola media Boccardo di Novi Ligure prenderà il via una piccola “rivoluzione”: gli alunni non passeranno più tutta la mattinata nella stessa aula, ma si sposteranno da un locale all’altro, in base alla materia da seguire, un po’ come avviene nelle scuole superiori americane. Detto così potrebbe sembrare un cambiamento di poco conto. In realtà, il progetto approvato all’unanimità dal collegio docenti e messo a punto dalla preside Silvia Borsano e dal gruppo di lavoro sul Pnrr è ben più corposo e intende dare un nuovo impulso alla didattica.
Tanto per cominciare, gli studenti del Boccardo avranno lezione in aule “specializzate”, veri e propri laboratori in cui ci sarà tutto il necessario per l’insegnamento di una specifica materia. Ci saranno quindi laboratori di scienze, musica, lingua, informatica, arte, lettere e così via. E secondo le insegnanti Jessica Arado, Chiara Bellini, Chiara Casella, Laura Farabollini, Emanuela Fornari e Monica Montesel – che da tempo stanno studiando il progetto, sviluppato grazie a 160 mila euro di fondi del Pnrr – sarà un bene per tutti.
I docenti avranno una “propria” aula, da poter gestire al meglio, con tutto il necessario per insegnare, anche in termini di dotazioni tecnologiche come monitor interattivi. I ragazzi invece avranno a disposizione qualche minuto nel cambio d’aula per sgranchirsi le gambe e socializzare nei corridoi. E naturalmente saranno i destinatari di questa nuova forma didattica più vivace, interattiva ed efficace.
L’aspetto disciplinare non spaventa i docenti novesi: «Siamo stati in altre scuole che hanno applicato questo sistema prima di noi. Passati i primi giorni, gli studenti si sono ambientati perfettamente, senza bisogno di richiami da parte dei prof, e si sono sentiti più responsabilizzati».
La piccola rivoluzione al Boccardo partirà già a settembre. Per essere completato, il progetto avrà bisogno però di un po’ di tempo in più. «I fondi del Pnrr non arriveranno subito per intero – spiegano dalla scuola – Una parte dei 160 mila euro sarà utilizzata per gli arredi scolastici, ad esempio banchi e sedute per alunni con disabilità, e poi per gli armadietti che saranno sistemati nel corridoio e che saranno assegnati uno a ciascuno dei 400 alunni». Proprio come nelle scuole Usa.
Il resto invece sarà impiegato per migliorare le dotazioni tecnologiche. Computer, lettori digitali per la biblioteca, microscopi, monitor interattivi, tavolette grafiche per “dipingere”. E pure una nuova aula di musica, con pannelli fonoassorbenti e un angolo di registrazione.
Tra l’altro, al Boccardo anche le iscrizioni hanno il vento in poppa: sono circa 50 gli iscritti in più della media, nonostante il calo demografico. «Ci sarebbero i numeri per dare vita a sette classi prime, ma ovviamente tutto dipenderà dalla programmazione fatta con le altre scuole del territorio».