Carrosio, oggi la storica visita del principe Alberto di Monaco
Rigide misure di sicurezza per l'arrivo del capo di Stato in val Lemme. Il legame tra Carrosio e i Grimaldi risale al Duecento
CARROSIO — Stanno per vivere un momento storico Carrosio e Rocca Grimalda. In arrivo c’è il principe Alberto II di Monaco che oggi visiterà entrambi centri. La visita, attesa da almeno un anno, si concretizza nell’ambito della creazione della rete “Siti storici dei Grimaldi” alla quale Carrosio e Rocca hanno aderito per restituire slancio al suo prestigio passato e soprattutto per rafforzare la nuova ambizione turistica rilanciata negli ultimi anni.
Un programma di momenti pubblici e fasi private quelle che attende il principe sul nostro territorio. Il protocollo di sicurezza sarà molto rigido, trattandosi della visita di un capo di Stato estero (ad esempio la strada tra Gavi e Voltaggio sarà chiusa in corrispondenza di Carrosio dalle 15.00 alle 16.00).
Alberto di Monaco a Carrosio
L’arrivo del principe è previsto intorno alle tre del pomeriggio. Prima una breve sosta sulla strada al confine con la località Sermoria di Gavi, per scoprire il cartello che indica l’appartenenza di Carrosio ai “Siti Storici dei Grimaldi”. Poi tappa in municipio per inaugurare la targa celebrativa dell’evento e una breve visita alle antiche mure del castello che si affacciano sul Lemme in zona campo sportivo (dove sarà schierata la Scuola Calcio Carrosio).
Verso le 15.45 cerimoniale ufficiale presso il sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta, dove ad Alberto di Monaco il sindaco Corrado Guglielmino conferirà la cittadinanza onoraria di Carrosio. Lo storico Roberto Benso invece illustrerà i legami tra il borgo vallemmino e i Grimaldi.
Carrosio e i Grimaldi
Gli eventi risalgono al Duecento: tra il 1248 e il 1251, infatti, al termine della ribellione dei ghibellini savonesi, i fratelli Luca e Bovarello Grimaldi acquisirono il controllo dei castelli di Carrosio, Stella (nell’entroterra di Varazze) e di Andora, presso Albenga. In precedenza, Carrosio fu soggetto al potere temporale dei vescovi di Tortona nel X secolo, poi dominio dei marchesi di Gavi. Dopo i Grimaldi, invece, fu elevato al rango di feudo imperiale e attribuito agli Spinola e poi ai Salvago. Passato ai Savoia nel 1735, divenne una enclave sabauda all’interno della Repubblica di Genova, fino a quando nel 1798 non venne abolito il feudo.