Neurologia a Novi, personale al minimo: sarà affidata ai privati?
L'assessore regionale Icardi ha spiegato che verrà riattivata la gara d'appalto per l'affidamento a una ditta esterna
NOVI LIGURE — Il reparto di Neurologia dell’ospedale di Novi Ligure passerà in mano ai privati? L’ipotesi è tutt’altro che remota, come ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi rispondendo a un’interrogazione del consigliere dem Domenico Ravetti.
La Neurologia dell’ospedale San Giacomo, così come quella di Casale Monferrato, è uno dei centri di riferimento dell’Asl per la cura dell’ictus. Negli anni il turnover del personale ha raggiunto livelli elevati e oggi entrambi i reparti si trovano in grave carenza di organico. «Una carenza – ha detto Icardi – che persiste nonostante le numerose procedure di reclutamento e concorsi attivati negli ultimi due anni, che purtroppo sono andati deserti».
Neurologia, grave carenza di personale
In particolare, a Novi dal giugno 2023 sono presenti 4,5 medici (contando anche il personale part time). Va peggio nel reparto di Casale Monferrato, dove i medici sono 3,5 e dove a breve in tre andranno in pensione o daranno le dimissioni (uno già dal 1° agosto prossimo). Il primario è uno solo per entrambi i reparti.
Neurologia affidata ai privati?
La copertura dei turni – in maniera «non ottimale» ha detto Icardi – è garantita grazie alle convenzioni con altre aziende sanitarie. Ma la strada maestra sembra essere quella della collaborazione dei privati: «È stata riavviata la gara per l’affidamento a una ditta esterna, in un primo momento sospesa per i vincoli, poi rimossi, posti dal Decreto Legge 34/2023», ha fatto sapere l’assessore regionale.
Neurologia, verso il sistema telestroke
Il numero dei medici specializzati in Neurologia in ogni caso è basso e ci vorranno parecchi anni per tornare a livelli ottimali. Per questo, «tra le ulteriori misure in attivazione per superare stabilmente la carenza di neurologici vi è l’implementazione del “telestroke” in analogia con quanto già fatto in altre regioni», ha concluso l’assessore Icardi.
Il sistema telestroke serve per inviare le immagini tac al vaglio di un neuroradiologo, e per gestire trasmissioni video in tempo reale, in modo interattivo, con cui il neurologo può valutare la situazione dei danni cerebrali del paziente e decidere sull’eventuale trasferimento in un’unità specializzata di secondo o di terzo livello (quelle di Novi e Casale sono di primo livello).
Neurologia, risposte sconfortanti
«La risposta di Icardi non è per nulla confortante – commenta il consigliere regionale del Pd Ravetti – Dai dati purtroppo emerge chiaramente che sono potenzialmente a rischio alcuni importanti servizi garantiti sia dalla Neurologia di Novi che da quella di Casale. Non raccontiamoci favole: neurologia è una delle specialità più importanti e in espansione tra quelle clinico-sanitarie e il territorio alessandrino rischia di avere due strutture irrimediabilmente indebolite. Una pessima notizia per tutti».