Istituzioni, produttori del Gavi e scuola insieme per lo sviluppo
Attesa la proposta di introdurre all'Amaldi un nuovo indirizzo liceale, quello del Made in Italy, a cui il Governo Meloni darà l'ok l'anno prossimo
GAVI — Aziende, istituzioni e scuola insieme per lo sviluppo economico delle terre del Gavi Docg. Domani, venerdì 7 luglio alle 17.30, la Cantina Produttori del Gavi ospiterà una tavola rotonda dal titolo “Un vino, un territorio, un’occasione di sviluppo”. I sindaci degli undici comuni della Docg, moderati dal preside del liceo Amaldi, Michele Maranzana, incontreranno esponenti di Provincia, Regione e ministero dell’Agricoltura.
Dall’evento è attesa la proposta dell’introduzione all’Amaldi di Novi Ligure di un nuovo indirizzo liceale, quello del Made in Italy, a cui il Governo Meloni intende dare il via libera dall’anno scolastico 2024/25. Un corso di studi, spiegano da Roma, «per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana» grazie a «competenze storiche, giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato».
Tavola rotonda: i partecipanti
L’incontro di domani, ideato dall’amministratore delegato della Cantina Orietta Alice con il presidente Alessandro Cazzulo, ha la partnership del Consorzio di tutela del Gavi nella persona del presidente Maurizio Montobbio e del Comune di Gavi con il sindaco Carlo Massa.
Sarà presente anche il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo, gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa, il presidente della Provincia Enrico Bussalino, il presidente dell’agenzia di promozione turistica Alexala, Roberto Cava, e i parlamentari locali Federico Fornaro (Pd) e Riccardo Molinari (capogruppo della Lega alla Camera).
Gavi Docg: «Fare squadra»
«Finalmente il territorio sta facendo squadra – ha dichiarato a questo proposito Orietta Alice – La più grande e rappresentativa azienda del Gavi, che raccoglie le uve dagli undici comuni della docg, sta svolgendo il ruolo di polo di aggregazione di tutti gli attori del territorio, a partire dal Consorzio di tutela, che rappresenta tutte le aziende, e dalle istituzioni».
«Come gli agricoltori della Cantina Produttori del Gavi hanno saputo già nel lontano 1951 superare i campanilismi e unirsi costituendo una cooperativa ancor oggi fonte di benessere e valore a chi ne è parte, così il territorio deve trovare lo stesso spirito che la anima», ha aggiunto Alessandro Cazzulo.
«Nel territorio del Gavi stiamo cercando di replicare gli insegnamenti di distretti virtuosi come le Langhe, che hanno saputo fare gioco di squadra ottenendo risultati importantissimi – ha sottolineato Maurizio Montobbio – Le terre del Gavi hanno grandi potenzialità di cui siamo consapevoli solo in parte, abbiamo bisogno di un modello organizzativo efficiente. Stiamo posando la prima pietra».
«Abbiamo la fortuna di avere un ambasciatore, il Gavi docg, che porta il nostro nome nel mondo insieme con altre eccellenze di un territorio particolarmente vocato, viviamolo appieno come grande risorsa», ha concluso Carlo Massa.