Novi, in consiglio comunale si discute del programma di Muliere

Un lungo ordine del giorno per la riunione dell'assise cittadina di Novi Ligure

NOVI LIGURE — È in programma mercoledì alle 21.00, presso la biblioteca civica di Novi Ligure, il consiglio comunale in cui si discuterà delle linee programmatiche del sindaco Rocchino Muliere.

Il programma di mandato

Il primo cittadino ha illustrato il suo programma di mandato la scorsa settimana: un documento corposo, fatto di progetti ambiziosi di non facile realizzazione anche prevedono la collaborazione di diverse istituzioni (come il trasferimento dei servizi sanitari territoriali alla ex caserma Giorgi, per il quale servirà l’accordo di Regione, Asl e Demanio).

Mercoledì sera il documento sarà discusso dai consiglieri, ma senza arrivare alla votazione: la legge prevede una semplice “presa d’atto” (d’altronde il programma è già stato approvato dai cittadini che alle scorse elezioni hanno dato la maggioranza al centrosinistra).

L’ordine del giorno

All’ordine del giorno anche l’approvazione delle prime variazioni di bilancio, la costituzione delle commissioni consiliari permanenti, e la designazione dei componenti in alcuni organismi come la commissione giudici popolari, la commissione agricoltura e la struttura di controllo sulle società partecipate.

Si passerà infine agli atti ispettivi da parte della minoranza, con la discussione delle interrogazioni sul Csp (presentata dal Movimento 5 Stelle) e sugli stalli di sosta per disabili (da parte della Lega). Forza Italia ha presentato due interpellanze sullo stato del manto stradale in via Gazzuolo e in via Buozzi, e sulla manutenzione dell’area Euronovi.

L’affaire Atc

È probabile che la Lega chieda chiarezza sui contatti tra la nuova Giunta comunale e l’Atc, l’agenzia per le case popolari. In un’intervista, l’assessore agli Affari sociali Rachida Hasbane aveva dichiarato di aver preso contatti con l’Atc per risolvere il problema degli inquilini morosi.

Rachida Hasbane

Il presidente dell’Agenzia Paolo Caviglia ha però smentito a stretto giro di posta: nessuna richiesta di incontro sarebbe mai arrivata. «Chiediamo chiarezza e trasparenza – dicono i consiglieri leghisti Giacomo Perocchio e Pino Dolcino – Questo scivolone su un tema così importante non ce lo aspettavamo da chi dovrebbe occuparsi di politiche sociali».

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