Capanne di Marcarolo, torna la tradizionale Fiera del bestiame
Dopo quattro anni di stop, a Capanne di Marcarolo torna la Fiera del bestiame delle antiche razze locali
CAPANNE DI MARCAROLO (BOSIO) — Dopo quattro anni di stop, domenica 23 luglio a Capanne di Marcarolo torna la Fiera del bestiame delle antiche razze locali, giunta alla 22esima edizione.
La fiera prenderà il via alle 9.00 e sarà dedicata in particolare alle razze tipiche dell’Appennino delle Quattro province (vacche e buoi montagnini e vacche capannine) e alle razze a rischio di abbandono (pecore sambuca, capre roccaverano, cavalli barghigiani, conigli grigi di carmagnola). Alle 10.00 e alle 14.00 sono in programma due laboratori (“Crea il tuo arazzo in feltro” con Romina Dogliani e “Filalalana” con Elisa Arecco). Alle 14.30 messa nella chiesa di Capanne di Marcarolo e alle 15.30 premiazione dei migliori animali in esposizione.
Per tutta la durata della fiera sfilata dei carrettieri dell’Appennino piemontese con buoi, muli, cavalli e asini, dimostrazioni di antichi macchinari agricoli e dimostrazioni di lavoro dell’impresa forestale Il Ciapin di Voltaggio. Saranno presenti anche numerose bancarelle principalmente di produttori locali ma anche di attrezzatura per attività agro-salvo pastorale, vestiario da lavoro e da pastore, libri, foto naturalistiche e artigianato in legno.
All’Ecomuseo di cascina Moglioni sarà visitabile la mostra fotografica “Percorsi dello sguardo ispirati dal luogo – Valorizzazione fotografica del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo” di Virginia Repetto.
Il ristoro sarà a cura della trattoria degli Olmi, del rifugio Foi e del rifugio Nido del Biancone. La fiera sarà servita da un servizio di bus navetta gratuito dai parcheggi della Benedicta e Prato Rondanino.
Un po’ di storia
La Fiera di Sant’Isidoro – come veniva chiamata un tempo a Capanne di Marcarolo – era organizzata tradizionalmente il 23 luglio e rappresentava, per questo lembo di territorio appenninico, in cui le attività commerciali hanno radici storiche, l’evento annuale più importante. Fino agli anni Ottanta, infatti, nel territorio di Marcarolo, le cascine erano tutte abitate e nelle stalle non mancavano le bestie: pecore, capre, ma soprattutto buoi e vacche, che fornivano latte, carne e forza lavoro, costituendo una importante risorsa per l’economia della famiglia contadina.
Le razze bovine più diffuse erano la Montagnina (Tortonese – Varzese) e la Cabannina, due razze con attitudini diverse ma con peculiarità di rusticità e di adattamento simili. A partire dagli anni Sessanta sono state col passare degli anni sostituite con razze più produttive e quindi molte razze di bestiame locali sono a rischio di estinzione.
Questo è il motivo per il quale negli ultimi anni, grazie anche ai finanziamenti della Comunità Europea, si sta cercando di invertire questa tendenza, recuperando e valorizzando il più possibile anche la biodiversità agricola, sia vegetale che animale. La manifestazione è organizzata dall’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese. L’evento è inserito nel calendario del 40esimo anniversario di Piemonte Parchi, rivista ufficiale della Regione che per l’occasione ha realizzato una campagna promozionale per la fiera intervistando alcuni allevatori e produttori.