Voltaggio, «il ponte di San Giorgio sarà sfregiato da un tubo»
VOLTAGGIO — Sull’antico ponte di San Giorgio, lungo la strada che da Voltaggio conduce al passo della Bocchetta, sarà installata…
VOLTAGGIO — Sarà interrato il tubo del metano che – secondo il progetto originario – doveva essere collocato sul fianco dell’antico ponte di San Giorgio, lungo la strada provinciale 160 che conduce da Voltaggio al passo della Bocchetta. Ne dà notizia il circolo Legambiente della val Lemme, che una decina di giorni fa aveva lanciato l’allarme.
Il 27 luglio si è svolto un sopralluogo a cui hanno partecipato una funzionaria della Soprintendenza, il vicesindaco di Voltaggio Maurizio Bisio, i rappresentanti della concessionaria della rete gas e un esponente di Legambiente; assente invece la Provincia, proprietaria della strada.
Voltaggio, «il ponte di San Giorgio sarà sfregiato da un tubo»
VOLTAGGIO — Sull’antico ponte di San Giorgio, lungo la strada che da Voltaggio conduce al passo della Bocchetta, sarà installata…
«L’intervento che era stato programmato, oltre ad arrecare un danno architettonico e paesaggistico, presentava delle problematiche di sicurezza in caso di eventuali manomissioni dolose o incidenti non così infrequenti», spiega il presidente di Legambiente Val Lemme, Francesco Saverio Fera.
«La condotta aveva ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie ed era dal punto di vista formale in piena regola per essere realizzata mediante il fissaggio sul fianco maggiormente in vista con staffe metalliche. Il ponte ad arco sarebbe stato alterato da un intervento sciatto. Questo atteggiamento purtroppo non è infrequente. A Voltaggio, ad esempio, ricordiamo il recente quanto sgraziato intervento della cabina elettrica sistemata con l’autorizzazione di tutti gli enti preposti e con il beneplacito dell’amministrazione comunale, di fronte al Ponte Romano, che è uno dei luoghi più frequentati dai turisti e dove tutti si fermano ad ammirare, fotografare o dipingere il paese», dice ancora Fera.
La Bocchetta ha rappresentato in passato il più importante percorso tra la pianura Padana e Genova. Lungo il suo tracciato si trovano altri manufatti importanti, come il ponte di San Filippo ormai abbandonato da anni. «Col sopralluogo si è deciso di interrare il tubo, il ponte per ora è salvo. Ha prevalso il buon senso, siamo dovuti uscire pubblicamente per smuovere la situazione. Situazione che si era segnalata al sindaco Giuseppe Benasso, ricevendo come risposta che era tutto in regola, punto. Ma la bellezza del territorio, apprezzata maggiormente da chi vi viene in vacanza piuttosto che da chi vi abita, potrebbe essere una fonte di reddito se effettivamente coltivata con attenzione», conclude Francesco Saverio Fera.