Dossier Spinetta, storia di un inquinamento
ALESSANDRIA - L'inquinamento della Fraschetta ha radici lontane nel tempo, ramificate soprattutto nella zona di Spinetta Marengo dove sorge un…
ALESSANDRIA – Polo chimico: scatta il sequestro preventivo delle tre discariche dei gessi di Solvay. I Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) sono tornati all’interno del polo chimico di Spinetta Marengo dopo il blitz del 12 febbraio 2021.
Mercoledì scorso, è stato eseguito il sequestro preventivo delle tre discariche dei gessi: il provvedimento è stato chiesto dalla Procura e disposto dal Gip.
Quale sarebbe il problema di quelle enormi vasche? Al momento non abbiamo molti particolari, ma, a quel che sembra, secondo gli inquirenti sarebbero state riutilizzate nonostante non dovessero più essere operative.
Dossier Spinetta, storia di un inquinamento
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Si tratta di un’attività a latere dell’inchiesta che vede due dirigenti Solvay accusati di presunto disastro ambientale colposo. Più specificatamente, nell’ambito di quel procedimento i Carabinieri del Noe e l’Arpa avrebbero segnalato un’ulteriore questione: quella, appunto, riferita alle tre discariche. Fatto estrapolato dal procedimento originario, e che, al termine delle verifiche ha portato la Procura a chiedere e ottenere il sequestro.
Sembra che queste discariche contengano sostanze provenienti dagli scarti di lavorazione e dalla depurazione delle acque. Come si può notare dalle immagini, apparirebbero scoperte, quindi non protette da teli o coperture vegetali. Per cui, cosa succede a quelle sostanze quando il vento spazza la loro superficie?
Intanto, lo scorso dicembre, la Procura della Repubblica di Alessandria ha chiuso l’inchiesta contro il polo chimico di Spinetta Marengo contestando a due dirigenti Solvay, Stefano Bigini, 62 anni (dal 2008 e fino al dicembre 2018 direttore di stabilimento), e Andrea Diotto, 47 anni (dal 1° gennaio 2013 direttore dell’Unità di produzione fluidi e dal 1° settembre 2018 direttore di stabilimento), un’ipotesi di disastro ambientale colposo. Imputando, inoltre, all’azienda la responsabilità amministrativa (ex articolo 25 del 18 giugno 2001 con riferimento al reato di disastro ambientale colposo), commessa a vantaggio e nell’interesse dell’ente per il risparmio dei costi di bonifica e la maggiore efficacia della produzione industriale.
Due dirigenti di Solvay indagati per disastro ambientale colposo
La Procura di Alessandria ha chiuso l’indagine contro il polo chimico
In sintesi: i due direttori di Solvay di Spinetta Marengo (sito sottoposto a bonifica per l’inquinamento pregresso) per la pubblica accusa avrebbero omesso di provvedere al più efficace risanamento della pregressa contaminazione del sito e al più sicuro contenimento del rilascio dei contaminanti sia nella falda sotto lo stabilimento che a valle.
Avrebbero poi continuato ad inquinare il terreno e le acque di falda dove, fin dal marzo 2019, i monitoraggi di Arpa avrebbero appurato la costante presenza di inquinanti riferibili alle produzioni di Solvay (si parla di Pfas tra i quali il cC6O4).
Solvay e la chiusura dell’inchiesta: “Le imputazioni appaiono ridimensionate”
La Procura ipotizza un disastro ambientale colposo (bis) e accusa due dirigenti
Situazione che indicherebbe la mancata integrale tenuta delle tubature interne, oggetto di un processo di revisione e controllo potenziato solo dopo la determinazione dirigenziale del Comune di Alessandria del 4 marzo 2021.