Novi, il nuovo ufficio dell’assessore diventa un caso politico

Lega e Forza Italia chiedono perché sia stata incaricata una ditta esterna per allestire un locale di ricevimento per l'assessore Rachida Hasbane

NOVI LIGURE — Il trasloco dell’ufficio dell’assessore Rachida Hasbane diventa un caso politico. A Novi Ligure i consiglieri comunali della Lega e di Forza Italia hanno infatti presentato una interpellanza sui 244 euro spesi per l’allestimento di un locale di ricevimento a Palazzo Dellepiane, presso l’ufficio Affari Sociali che fa appunto capo all’assessore Hasbane.

I consiglieri del centrodestra spiegano che la cooperativa Innovi è stata ingaggiata per «un lavoro di trasloco al fine di allestire al secondo piano dell’immobile comunale di Palazzo Dellepiane, presso l’ufficio Affari Sociali, un ufficio da adibire al ricevimento e all’ascolto dei cittadini richiedenti assistenza e supporto da parte dell’assessore Hasbane».

Il trasloco contestato

Tuttavia, secondo i consiglieri, il Comune di Novi Ligure avrebbe nella sua pianta organica il personale e i mezzi adeguati a svolgere un trasloco di questa limitata entità. Anche perché, scrivono nell’interpellanza, «l’ufficio Affari Sociali era comunque arredato e un eventuale ritardo di queste operazioni per temporanea indisponibilità del personale in caso di altri lavori più urgenti non avrebbe compromesso l’attività di assistenza e supporto da parte dell’assessore». Tra l’altro, nel caso del Comune di Novi, l’assistenza sociale «è delegata al Csp, il Consorzio dei servizi alla persona».

I consiglieri di Forza Italia Maria Rosa Porta e Oscar Poletto e della Lega Giacomo Perocchio e Pino Dolcino hanno quindi scritto al sindaco Rocchino Muliere e alla presidente del consiglio Teresa Mantero per sapere «perché ci sia stata l’impellente esigenza di incaricare una ditta esterna per l’allestimento di un ufficio che dovrebbe avere compiti residuali vista l’esistenza del Csp» e «se l’ufficio adibito serve solo all’assessore o anche al personale degli Affari Sociali».

Rachida Hasbane

Il precedente

Nonostante la nuova amministrazione comunale si sia insediata da poco, non è la prima volta che il centrodestra e l’assessore Hasbane arrivano ai ferri corti. Nella seduta del consiglio comunale del 7 agosto, «l’assessore si è distinta per gestacci e frasi maleducate nei confronti del capogruppo Perocchio», o almeno questa è l’accusa della Lega, che se l’è presa anche con la presidente Mantero per non essere intervenuta a richiamare l’assessore.

Nodo del contendere la presenza a fine luglio di un gruppo di nomadi in zona Cipian. «Hasbane ha cercato di difendere l’indifendibile, ovvero chi abusivamente ha occupato il suolo pubblico gettando rifiuti che sono costati 2.500 euro alla comunità e rubando l’acqua. Per fortuna il sindaco Muliere non è stato di questo avviso», hanno detto i consiglieri della Lega.

Il caso Atc

Prima ancora, c’era stato il “caso Atc”. In un’intervista, l’assessore Rachida Hasbane aveva dichiarato di aver preso contatti con l’Agenzia delle case popolari per risolvere il problema degli inquilini morosi. Il presidente dell’Act Paolo Caviglia aveva però smentito a stretto giro di posta: nessuna richiesta di incontro sarebbe mai arrivata.

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