Novi, dalla preistoria all’Ottocento: la Pieve si racconta

NOVI LIGURE — Domenica 8 ottobre, dalle 15.00 alle 17.00, i volontari del gruppo “Antiche chiese” di Novi Ligure saranno alla Pieve per far conoscere le vicende millenarie di un sito che, fin dai tempi più antichi, è parte integrante della storia della città.

Nella pianura che dalla Pieve scende fino alla riva sinistra della Scrivia sono tuttora riscontrabili le tracce della centuriazione risalente all’epoca romana. In realtà, le indagini archeologiche condotte negli ultimi decenni, a cominciare da quelle condotte dall’archeologa Marica Venturino Gambari, hanno dimostrato che a poca distanza dalla Pieve esisteva un sito già abitato a cavallo tra il VI e il V millennio a.C. per il quale sono state trovate tracce materiali note agli esperti dell’archeologia preistorica.

Durante la visita alla Pieve, saranno illustrate queste scoperte, oltre naturalmente alle testimonianze storiche e artistiche che la chiesa conserva al suo interno, e che vanno dal Medioevo al XIX secolo.

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Cinque anni di iniziative

L’iniziativa conclude il ciclo autunnale organizzato dal gruppo “Antiche chiese” di Novi Ligure in collaborazione con l’Ufficio diocesano per i beni culturali, a coronamento di un’attività che, nel 2023, ha compiuto il suo quinto anno.

«Tutto è iniziato nel settembre 2018, quando abbiamo aderito all’iniziativa “Cultura a Porte Aperte” raccontando la Chiesa Collegiata, e continuando a partire dall’anno dopo con la partecipazione all’itinerario collegato alla mostra “I Boxilio: una famiglia di pittori tra 1400 e 1500”, durante la quale abbiamo raccontato un’opera che domenica 8 ottobre troveremo proprio qui, alla Pieve di Novi Ligure», ricordano i volontari del gruppo.