Treni per Brignole, disagi fino al 2026 per i pendolari novesi
Lo sostiene il presidente dell'Apn Andrea Pernigotti: «I disagi dureranno per almeno altri due anni abbondanti se non tre»
NOVI LIGURE — Proseguirà fino al 2026 il problema dell’attestamento dei treni provenienti dalla valle Scrivia a Genova Principe, e i prossimi tre mesi saranno i peggiori. Lo sostiene l’Apn, l’associazione dei pendolari novesi, che con il suo presidente Andrea Pernigotti ha preso carta e penna per rivolgersi ancora una volta alla Regione Liguria, nella cui competenza ricade il contratto di servizio con Trenitalia.
Per i lavori del nodo ferroviario di Genova, collegati a quelli del Terzo Valico, da più di due anni i treni che arrivano da Novi Ligure e da Ronco Scrivia e sono diretti a Genova terminano la loro corsa alla stazione di Principe, anziché proseguire fino a Brignole. I disagi per i viaggiatori non sono pochi, costretti a prendere al volo coincidenze che spesso nemmeno esistono.
L’interruzione della linea sarebbe dovuta terminare a fine del 2022, ma non è stato così. «Finora non è stato rispettato alcun cronoprogramma sui progetti di potenziamento del nodo», rimarca Pernigotti. Diventano quindi doverosi, secondo l’Apn, rimborsi o compensazioni. Durante l’ultima assemblea dei pendolari della valle Scrivia è stato sottolineato che le Ferrovie non hanno messo in campo alcun intervento di mitigazione. «Disagi ancora più gravi saranno creati dai lavori sul nodo di Genova nei prossimi tre mesi e poi periodicamente fino almeno al 2026».
Treni per Brignole, disagi fino al 2026 per i pendolari novesi
Lo sostiene il presidente dell'Apn Andrea Pernigotti: «I disagi dureranno per almeno altri due anni abbondanti se non tre»
Le richieste dei pendolari novesi – inviate all’assessore regionale ligure ai Trasporti Augusto Sartori – sono le medesime da diverso tempo a questa parte: consentire ai possessori di abbonamento l’accesso gratuito a tutti i treni, agli autobus e alla metropolitana tra Principe e Brignole; istituire un bonus per i disagi subiti, che possa essere utilizzato come sconto sull’abbonamento successivo; reintrodurre alcuni treni serali per il rientro in valle Scrivia al venerdì, sabato e domenica.
«È la Regione Liguria che dovrebbe difendere i cittadini contro i disservizi, in quanto committente del contratto di servizio con le Ferrovie. Dovrebbe concordare con Rfi un diverso cronoprogramma che sia maggiormente sostenibile per gli utenti», spiega Pernigotti. Che aggiunge: «Prima il problema dell’attestamento a Genova Principe dei regionali provenienti da Torino era circoscritto a metà dei treni, ora riguarda tutti i convogli, coinvolgendo anche i regionali via Busalla, almeno fino al 2026».