Serravalle, l’organo Serassi torna a nuova vita dopo il restauro
Costruito nel 1843, il Grande Organo Serassi della collegiata di Serravalle Scrivia conta ben 3.321 canne
SERRAVALLE SCRIVIA — Sabato 11 novembre, nella tradizione del “concerto di san Martino” a Serravalle Scrivia, verrà inaugurato lo storico Grande Organo Serassi, dopo un lungo e delicato restauro. Per l’occasione la parrocchia offrirà un concerto d’organo del maestro Alberto Do (ore 21.00).
L’organo della chiesa collegiata di Serravalle Scrivia è una pregevole opera risalente al 1843, della celeberrima famiglia Serassi, nel XIX secolo la migliore casa costruttrice d’organi d’Italia. Lo strumento serravallese è da annoverarsi fra i più importanti organi storici del Piemonte: di dimensioni eccezionali relativamente all’epoca di costruzione, si inserisce a buon titolo tra le opere di maggiori dimensioni prodotte dalla casa bergamasca. Lo strumento si compone infatti di tre corpi distinti, il Grand’organo, l’Organo Eco e l’Organo Tergale. L’insieme conta ben 3.321 canne. Prestigioso mediatore tra i canonici della Collegiata e la casa Costruttrice fu il padre di don Lorenzo Perosi, il maestro Luigi Perosi. Si conservano ancora le numerose tracce dei suoi servizi di mediatore e di collaudatore a opera finita.
Ubicato in controfacciata, su tribuna coeva, lo strumento è contenuto entro elegante cassa lignea in stile neoclassico, aperta anteriormente in unica specchiatura inscritta entro un arco. Il prospetto è formato da 27 canne in stagno. Nel 1865, a distanza di ventidue anni dall’inaugurazione, si riscontra un secondo intervento dei tecnici della ditta Serassi per l’aggiunta dell’organo “Armonium Tergale”. Altri ma non precisati interventi si susseguono ancora nel 1876 e nel 1883 a opera del costruttore Locatelli, apprezzati organari di Bergamo e continuatori della Casa Serassi.
Gli interventi di restauro
Nel 1904, un intervento di riforma operato dal milanese Natale Marelli soppresse parecchie parti originarie dello strumento per adeguare il gusto dell’epoca orientato all’organo alla tedesca, molto diverso dall’organo all’italiana (per esempio l’utilizzo dei registri a percussione). Negli anni Settanta, per volontà dell’allora parroco monsignor Teresio Angeleri, l’organo fu ricostruito dalla ditta Tamburini di Crema con un restauro che allora fu pioniere per importanza e qualità delle operazioni effettuate. Tale intervento, in collaborazione con la soprintendenza mirava a ricostruire il più possibile l’originalità della prima casa costruttrice.
A partire da questo restauro l’organo divenne, per anni, protagonista di prestigiosi eventi musicali e alle sue tastiere si esibirono esecutori di livello internazionale e alcuni dei più grandi organisti di tutti i tempi. Solo a titolo di esempio, il concerto di Luigi Ferdinando Tagliavini eseguito nel 1973.
Piena funzionalità
«Riportato ora alla sua funzionalità piena, nonostante non sia più più lo strumento originario a causa degli interventi susseguitesi nei suoi 180 anni di vita, la comunità di Serravalle è consapevole di custodire un pregevole manufatto artistico ed è altrettanto desiderosa di valorizzarlo – spiega il parroco don Francesco Larocca – Il restauro, eseguito dalla “Bottega Organara Dell’Orto e Lanzini” di Novara, è stato possibile grazie ai fondi 8xmille della Chiesa Cattolica, del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dalla generosità dei parrocchiani. Un sentito ringraziamento».