Amazon: 120 milioni per il nuovo centro approvvigionamento. E 400 posti di lavoro
Il sito, in costruzione nella zona industriale D8, sarà pronto nel 2024
SPINETTA MARENGO – Sessantamila metri quadri di superficie complessiva, 400 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni. E, ancora, 120 milioni d’investimento per la realizzazione del centro di approvvigionamento che aprirà entro la fine del 2024.
Sono numeri importanti, quelli dell’insediamento che Amazon sta costruendo alla zona industriale D8 di Spinetta Marengo. Del quale stamattina si è tagliato simbolicamente il nastro. Alla presenza di Stefano Perego (vice presidente di Amazon Customer Fulfilment Nord America ed Europa), dell’onorevole Riccardo Molinari, del sindaco Giorgio Abonante, degli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Gabusi, di numerosi assessori della Giunta di Palazzo Rosso e di autorità di ogni tipo. Compreso il Console generale americano in Italia, Douglass Benning.
“Porta dell’Europa”
“Sono emozionato di essere oggi ad Alessandria – le parole di Perego – perché sono un po’ il papà di Amazon in Italia. Lanciata nel 2011 a Castel San Giovanni con le prime 200 assunzioni per arrivare, attualmente, a 18mila persone che lavorano e a 17 miliardi di euro d’investimenti totali. È importante essere ad Alessandria perché questo centro di approvvigionamento sarà la porta verso l’Europa per tante piccole e medie imprese che collaborano con noi. Un sito che, grazie alla robotica e all’automazione, riceverà la merce e grazie a particolari algoritmi verificherà distribuzione e posizionamento dei prodotti per localizzare quello più vicino al consumatore. Permettendo di abbattere i costi, aumentare la velocità di consegna e la sostenibilità, con una riduzione consistente delle emissioni”.
“Partner storici”
Per il console Douglass Benning, “questo insediamento conferma la storica partnership tra Usa e Italia. Un disegno importante per il Piemonte e per Alessandria, che faciliterà il compito dell’intera catena di fornitura. E il mio lavoro sarà quello di mantenere i contatti con aziende americane interessate a investire in questi territori”.
“Giuste le scelte fatte”
Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, evidenza invece “la bontà delle scelte fatte in passato dalla Giunta Cuttica di Revigliasco e dal Governo Conte I, quando con il Decreto Genova si immaginò proprio il Basso Piemonte come retroporto ideale di Genova e della Liguria. Utilizzando lo strumento delle Zone logistiche semplificate (Zls) per favorire progetti e insediamenti. Che oggi sono sotto gli occhi di tutti”.
“Abbiamo passato anni – aggiunge – pensando a una realtà simile in contrasto al commercio tradizionale. Pensando che si potessero fermare le nuove abitudini dei consumatori. Al contrario, i dati dimostrano che Amazon non è il classico colosso del web, ma un’azienda reale che investe in Italia, dà lavoro e paga le tasse”.
“Banco di prova per tutti”
“Per noi è e sarà un’esperienza molto interessante. Un banco di prova per misurare la capacità delle istituzioni nell’applicare e realizzare il principio della sostenibilità che spesso viene citato. Ma che va in seguito messo in pratica”.
Giorgio Abonante, sindaco di Alessandria, è soddisfatto del percorso realizzato: “Senza dubbio è una grande opportunità. Che va calata nel nostro contesto sia in termini di insediamento produttivo misurato sul territorio che sulle esigenze di due piccole comunità che insistono nei dintorni, ovvero Spinetta e Castelceriolo. E, soprattutto, in un discorso di relazione tra la zona est e ovest di Alessandria”.
“L’obiettivo, quindi – prosegue – è creare anche un sistema di mobilità dolce che possa essere di supporto. E ringrazio la Regione di essere presente perché occorrerà sviluppare insieme un disegno compatibile. Dovremo fare crescere pure il sistema scolastico e formativo, perché questa è un’area dalle forti possibilità di crescita e dobbiamo puntarci come sistema”.
Abonante non dimentica il passato, “e dico grazie – sottolinea – all’Amministrazione precedente, che decise di ampliare la zona industriale D8. Noi, da luglio dello scorso anno, stiamo cercando di proseguire e accrescere un iter coerente con le nostre idee. Ovvero, portare le aziende in zone produttive. E non a ridosso di aree residenziali”.
Ultimo accenno, allo scalo ferroviario: “Mesi fa – dice il primo cittadino – abbiamo firmato un Protocollo d’intesa con il Ministero e tutte le parti in causa. Ora, però, occorre accelerare“.
“Ricchezza e lavoro”
Proprio ai piani di sviluppo guardano gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Gabusi: “Quello di Amazon è un sito che porta ricchezza e lavoro. Ed è la testimonianza di quanto possa essere importante la pianificazione delle opere strategiche. Il Basso Piemonte – con il retroporto, la logistica e l’intersecazioni dei corridoi europei – ha di fronte anni fondamentali”.
Concorda il presidente della Provincia, Enrico Bussalino: “Siamo di fronte alla conferma della vocazione logistica dell’Alessandrino. Ed è un segnale che fa capire quanto le istituzioni possano e debbano essere vicine a chi crede nei nostri territori”.