Novi, alla Soms le acqueforti di Alberto Gagliardo per la pace
In esposizione 19 opere che il pittore e incisore genovese dedicò alla Grande Guerra. Organizza lo Zonta Club di Alessandria
NOVI LIGURE — Sabato 4 novembre alle 12.00 presso la Soms di Novi Ligure, in via Cavanna, si inaugura la mostra “Non uccidere – Non fate ad altri quello che non vorreste fosse fatto a voi”, che presenta le acqueforti del pittore e incisore genovese Alberto H. Gagliardo (1893-1987). La mostra – aperta fino al 22 dicembre – è curata da Zonta Club Alessandria in collaborazione con il Comune e la Soms.
Alberto Helios Gagliardo nel periodo 1925-1940 realizzò 19 acqueforti per diffondere nel mondo un forte invito alla pace, «a non fare ad altri quello che non vorreste fosse fatto a voi». Ecco il legame con Zonta: il codice d’onore del più antico club di Servizio Femminile (l’8 novembre festeggerà il suo 104esimo anniversario di fondazione) ha proprio questo precetto tra i suoi fondamenti.
Le ragioni che rendono così cariche di interesse le 19 lastre dell’artista sono duplici, sia di natura storica che estetica. È subito evidente il loro fermo carattere di condanna della violenza bellica. È difficile ricordare qualcosa di così drastico, di così deciso nel segno e nel giudizio. La definizione dell’immagine è netta e tagliente, i margini sono duri e sigillano spietatamente la forma, dandole perentorietà, esemplare energia.
Un forte no alla guerra
«Mai come in questo momento c’è bisogno di parlare di pace», afferma la presidente di Zonta Club Alessandria, Simonetta Bisio. Nadia Biancato, Chair del Comitato Historian del Distretto 30 di Zonta International e curatrice della mostra evidenzia: «Il tema della prima guerra mondiale non aveva avuto tempo di risolversi che già il secondo conflitto esplodeva più atroce. Gagliardo continua nella sua opera rivelando quanto profondi fossero i motivi del suo dissenso nei confronti della prevaricazione sull’uomo. Ed è appunto in tale dissenso che attinge la forza di persuasione queste sue immagini, superando le stesse dolenti e drammatiche “occasioni” che le hanno dettate».
«Nei giorni di sgomento in cui viviamo, con gli echi quotidiani di un conflitto in Ucraina che sembra non fare più notizia, mentre l’Europa è invasa di profughi e la nuova guerra Israelo-Palestinese ci racconta atrocità indicibili di cui sono vittime civili indifesi, queste immagini ci appaiono come la testimonianza del giudizio generale e immutabile che vuole la violenza fuori dai confini della nostra storia. La mostra è un’occasione per ribadire il nostro no alla guerra, il nostro sì al rispetto dei diritti umani, al rispetto delle idee e delle differenze altrui sempre e a maggior ragione nel giorno in cui si celebra l’Unità Nazionale», conclude Nadia Biancato.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 22 dicembre nei pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle ore 18.30. Nei giorni festivi su prenotazione contattando la Soms all’indirizzo email somsnovi@hotmail.com. Per visite guidate da parte delle scuole prenotazioni al 339 8512631.