Addio a don Marasso, per un quarto di secolo parroco a Voltaggio
Don Giuseppe Marasso
Cronaca
Elio Defrani  
30 Novembre 2023
ore
13:00 Logo Newsguard
il lutto

Addio a don Marasso, per un quarto di secolo parroco a Voltaggio

È morto ieri all’età di 79 anni don Giuseppe Marasso, per quasi un quarto di secolo parroco di Voltaggio e Fraconalto

VOLTAGGIO — È morto ieri all’età di 79 anni don Giuseppe Marasso, per quasi un quarto di secolo parroco di Voltaggio e Fraconalto (a Molini e a Castagnola).

Don Marasso era arrivato in val Lemme nel 1987, per succedere alla quarantennale titolarità di don Santo Curletto, e qui sarebbe rimasto fino al 2011, quando passò il testimone all’attuale parroco, don Maurizio Rossini. Dopo Voltaggio, don Giuseppe Marasso fu prima destinato alla chiesa di Sant’Eusebio a Genova e, da ultimo, al vicariato di Bolzaneto, Sant’Olcese e Serra Riccò come aiuto pastorale.

Ricorda bene la figura di don Marasso il sindaco di Voltaggio, Giuseppe Benasso. «Da subito si impegnò, con il sostegno dei parrocchiani, in opere edili che avrebbero cambiato l’aspetto dell’edificio della canonica e della sagrestia. Costruì il garage, installò l’ascensore, modificò i vani sopra la sagrestia, sistemò l’archivio», ha scritto il primo cittadino.

Nel 1992, grazie ai fondi raccolti in occasione del duecentesimo anniversario della nascita di don Nicolò Olivieri (missionario di Voltaggio a cui proprio Benasso dedicò un libro), don Marasso fece eseguire altri lavori di ristrutturazione della chiesa e della canonica.

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Don Marasso e don Olivieri, intreccio di storie

Niccolò Olivieri (1792-1864) fu ordinato sacerdote nel 1815. Dalla seconda metà degli anni Trenta cominciò a interessarsi al problema dei bambini venduti come schiavi in Africa. Si era alla vigilia della prima esplicita condanna pontificia della tratta negriera, contenuta nell’enciclica In Supremo Apostolatus di papa Gregorio XVI (1839). Olivieri prese l’iniziativa di utilizzare lo strumento del riscatto per liberare giovani schiavi.

Olivieri stabilì corrispondenti fidati ad Alessandria d’Egitto e nel 1847 ricevette l’approvazione all’attività di papa Pio IX, che lo insignì del titolo di missionario apostolico. Nel corso della sua vita riscattò 810 bambini. Dal 1984 la sua salma riposa a Voltaggio.

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