Stelle di David sui muri di Bosio, tra condanne e interrogativi
In paese due stelle di David sono state disegnate sui muri di altrettante case dove abitano famiglie di origine ebraica
BOSIO — I fatti di Bosio hanno suscitato sdegno e preoccupazione. In paese due stelle di David sono state disegnate sui muri di altrettante case dove abitano famiglie di origine ebraica. Ci si interroga anche sulla matrice del gesto: difficile pensare a una ragazzata, visto che gli edifici “marchiati” sono stati scelti con cura. In molti vedono dietro l’atto la mano dei neofascisti, altri parlano di un episodio collegato al conflitto israelopalestinese.
Stelle di David a Bosio: Lega e Pd
Lo sostiene ad esempio Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. «L’atteggiamento di una parte non trascurabile della sinistra italiana, sostanzialmente filo Hamas fin dall’inizio del conflitto, non giova a far trionfare il buon senso. Hamas è organizzazione terroristica, che ha scatenato volontariamente, con un attacco stragistico pianificato, una guerra tragica per gli stessi palestinesi. Questo la sinistra dovrebbe ribadirlo con maggior chiarezza, per evitare che episodi come quello di Bosio si trasformino in qualcosa di più grave».
Il Partito Democratico, con Daniele Mascia e Giordano Otello Marilli (segretari dem di Novi e della provincia), segnalano anche «un attacco con allusioni razziste e antisemite rivolto all’assessore comunale Gianfilippo Casanova su un portale online vicino ai partiti del centrodestra». «È imperativo che tutti condannino chiaramente qualsiasi forma di discriminazione, razzismo o antisemitismo. Ignorare tali segnali potrebbe consentire loro di crescere e radicarsi nella società».
Risponde a Molinari Sinistra Italiana di Novi Ligure. «Ribadiamo la nostra contrarietà a ogni tipo di terrorismo e di violenza, e sosteniamo tutte le iniziative umanitarie a favore delle popolazioni civili di Gaza. Condanniamo l’attacco di Hamas ma non giustifichiamo la risposta di Israele colpevole storicamente di una politica repressiva e che oggi attacca anch’esso le popolazioni civili».
Le reazioni: Bussalino e l’Isral
Anche il presidente della Provincia Enrico Bussalino ha condannato l’episodio «senza esitazione». «Un gesto antisemita che ci riporta indietro nel tempo in una terra, quella di Bosio, teatro dell’eccidio nazifascista della Benedicta», ha detto Bussalino ricordando che la Provincia di Alessandria nel 1996 ha ricevuto la medaglia d’oro al valor militare per l’attività partigiana.
Per l’istituto storico Isral «è una ferita profonda che l’atto vile e intimidatorio si sia materializzato a Bosio, in una terra che ha lottato per la Resistenza e che ha vissuto la tragedia dell’eccidio della Benedicta. Continueremo a interrogarci e a riflettere con i cittadini e con la scuola e chissà che proprio le ragazze e i ragazzi non possano aiutarci a individuare qualche filo per dipanare questa pesante matassa».
Sali e Borioli sulle stelle di David a Bosio
Secondo Marco Sali, coordinatore di zona della Cgil, «i graffiti con le stelle di David richiamano chiaramente a sentimenti antisemiti e ci riportano a un tempo ignobile della nostra storia che abbiamo combattuto pagando un prezzo altissimo ma che a quanto pare non abbiamo sconfitto del tutto. Qualunque sia la motivazione, è il pericoloso utilizzo di simboli e metodi terrificanti appartenenti a un passato di sangue probabilmente non compreso fino in fondo dagli autori che chiaramente non conoscono o comprendono nemmeno i valori della Costituzione dell’Italia Repubblicana in cui hanno l’immeritata fortuna di vivere».
«Quale che sia la matrice di questo gesto insulso e vigliacco, non può essere tollerato il tentativo di infangare una comunità martire per Resistenza al fascismo e al nazismo», ha detto il presidente dell’associazione Memoria della Benedicta, Daniele Borioli.
Pietre d’inciampo a Serravalle
Per l’Anpi di Serravalle-Stazzano bisogna «combattere la riemersione delle discriminazioni razziali che minano la convivenza civile, esse sono il segno di ciechi integralismi autoritari e rimettono in discussione il valore primario della pace». L’associazione dei partigiani lavora «perché l’esercizio della memoria rimanga attivo». L’11 gennaio 2024 a Serravalle Scrivia sarà presente l’artista Gunter Demnig che poserà tre Pietre d’Inciampo «per far sì che ogni giorno nel nostro cammino possa il nostro sguardo incontrare un segno capace di tenerci ancorati al sacrificio di quanti hanno costruito la nuova Italia».