Gavi Docg: oggi, 15 settembre, parte la raccolta dell'uva
Il vigneto non ha sofferto in modo particolare lo stress idrico
GAVI — Inaugurata la settimana scorsa la nuova sede del Consorzio di tutela del Gavi Docg. La “Casa del Gavi” è stata aperta nell’ex enoteca, realizzata dall’amministrazione comunale nel 2006 ma di fatto mai utilizzata come tale.
Lo ha ricordato il sindaco Carlo Massa: «Questo edificio non è stato mai adibito alla sua vera funzione. Anzi talvolta è stato usato con fini impropri. Ora diventa un centro polifunzionale di promozione per il nostro vino e il Gavi, conosciuto in tutto il mondo, finalmente ha una sede degna della sua fama».
Il presidente del Consorzio Maurizio Montobbio ha accolto i tanti produttori presenti all’inaugurazione. I locali, circa mille metri quadrati suddivisi su tre piani, dal prossimo anno saranno usati a pieno regime. «Siamo nella nuova Casa del Gavi, che vuole essere un punto di riferimento per il nostro vino e per tutto il Piemonte. Ci sono voluti tre anni per arrivare a questo risultato», ha detto Montobbio.
In precedenza infatti l’edificio era usato come pizzeria. Nel 2020 il commissario prefettizio aveva avviato le procedure di sfratto, perché non pagava né affitto né bollette. La procedura esecutiva è stata poi conclusa dall’amministrazione Massa, dopo le elezioni del settembre 2020.
Il nuovo quartier generale del Consorzio è stato progettato in maniera funzionale ad accogliere e gestire le diverse attività che qui si svolgeranno. Accoglienza al piano terra, dove si trovano gli uffici di Valoritalia; al primo piano trovano spazio l’amministrazione e la sala del Consiglio del Consorzio e, al secondo piano, un’ampia sala polifunzionale dotata della più moderna strumentazione tecnica. Qui gli spazi interni e, nella bella stagione, il grande terrazzo adiacente, saranno teatro di eventi, presentazioni ed incontri.
Il piano interrato ospita, oltre al magazzino vini, una grande sala adatta a degustazioni e masterclass, appositamente attrezzata e modulabile fino a 50 persone, dove svolgere degustazioni professionali e masterclass divulgative, occupata in parte da un monumentale torchio che risale all’Ottocento.
Gavi Docg: oggi, 15 settembre, parte la raccolta dell'uva
Il vigneto non ha sofferto in modo particolare lo stress idrico
«Con oltre 11 milioni di bottiglie prodotte nei primi 9 mesi dell’anno e un’agenda fittissima di appuntamenti all’estero e in Italia – nel 2023 a Copenaghen, New York, Phoenix, Londra e, per il 2024, già programmati eventi negli Stati Uniti, in Nord Europa, nel Regno Unito, a Roma e a Milano – è fondamentale per il Consorzio operare e potersi promuovere in una sede che rispecchi il grande fermento della nostra denominazione», spiega Montobbio.
«Con quasi l’85 per cento di bottiglie vendute sui mercati internazionali e il posizionamento del Gavi come grande bianco del Piemonte, ci aspettiamo infatti un flusso sempre crescente di visitatori e vogliamo accoglierli in un contesto che sia in sintonia e all’altezza del nostro vino e del nostro splendido territorio».