Centrale del Latte, la Lega: "Il Pd abbandona gli allevatori"
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NOVI LIGURE — Lega e Forza Italia chiedono che il Comune di Novi Ligure faccia la propria parte per salvare la Centrale del Latte di Alessandria e di Asti.
«L’amministrazione comunale novese potrebbe effettuare, senza alcun esborso di risorse, un’operazione concreta di rilancio della Centrale, lavorando sul fronte della visibilità», dicono i capigruppo Giacomo Perocchio (Lega) e Maria Rosa Porta (FI).
La società al momento è soggetta a una procedura negoziata di crisi e il Comune di Novi Ligure è proprietario dello 0,31 per cento delle quote. Una partecipazione minoritaria, che però è consolidata da oltre trent’anni. L’obiettivo della procedura è individuare un partner strategico che possa entrare nell’azionariato contribuendo in modo determinante a salvare la centrale.
I consiglieri comunali di Lega e Forza Italia hanno presentato una mozione al sindaco Rocchino Muliere e alla presidente del consiglio Teresa Mantero. Chiedono di «stipulare una convenzione con Centrale del Latte di Alessandria» per attività di promozione. Diversi i suggerimenti avanzati dal centrodestra, tutti legati alla visibilità della Centrale, come «utilizzare gratuitamente il suolo pubblico per iniziative pubblicitarie». Chiedono anche di «abbattere il canone di concessione pubblicitaria per permettere una campagna di sensibilizzazione all’acquisto dei prodotti locali dei nostri allevatori».
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Spiegano da Lega e Forza Italia: «Quella di Centrale del Latte è una realtà che lavora per garantire quotidianamente latte della migliore qualità dalle cascine piemontesi. L’azienda raccoglie, lavora e commercializza oltre 15 milioni di litri di latte all’anno in tutta l’Italia nord occidentale e può contare su una struttura di 50 dipendenti e di oltre 50 distributori. Più di un terzo della compagine societaria è costituita dagli allevatori».
Per il centrodestra, «la Centrale del Latte ricopre un ruolo indispensabile sul territorio, anche dal punto di vista sociale e comunitario. Nel corso degli anni innumerevoli sono state le azioni a sostegno del nostro territorio e di decine di organizzazioni di volontariato aiutate quotidianamente per fronteggiare l’emergenza alimentare».
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Di Centrale del Latte si è parlato anche nel consiglio comunale del 27 dicembre scorso. Perocchio aveva chiesto una riflessione sull’ingresso del Comune di Novi nella compagine sociale, con una partecipazione più consistente rispetto all’attuale. Aveva però incontrato la netta opposizione di Marco Bertoli (Fratelli d’Italia), secondo cui la Centrale ha sostanzialmente esaurito la sua funzione.
«Nel momento in cui è stata creata, la produzione di latte era molto frammentata e gli allevatori avevano scarso potere di trattativa. Quindi per loro era logico riunirsi in un organismo comune. Oggi le stalle in provincia di Alessandria si contano sulle dita di una mano, hanno una produzione enorme e non hanno più bisogno della Centrale», aveva detto Bertoli.
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