Gianni Caccia conclude la trilogia di Konrad con "L'ultimo bivio"
NOVI LIGURE — Presentazione a Novi Ligure per il più recente romanzo dell’autore locale Gianni Caccia, “L’ultimo bivio”. Appuntamento sabato…
NOVI LIGURE — Prenderanno il via giovedì sera a Novi Ligure gli appuntamenti della rassegna “Dalle origini e oltre – Incontri di cultura tra storia e scienza”. Le conferenze si terranno alla Casa del Giovane di via Gagliuffi, dal 22 febbraio al 22 marzo, sempre alle 21.00.
La rassegna, organizzata da Andrea Scotto, è a partecipazione gratuita. Le conferenze intendono offrire, con un taglio divulgativo accessibile a tutte e tutti, una panoramica che possa spaziare dal passato al futuro. Cominciando dagli antichi Liguri, i primi abitanti del nostro territorio, fino alla visione del futuro anticipata dagli autori di fantascienza.
Gianni Caccia conclude la trilogia di Konrad con "L'ultimo bivio"
NOVI LIGURE — Presentazione a Novi Ligure per il più recente romanzo dell’autore locale Gianni Caccia, “L’ultimo bivio”. Appuntamento sabato…
Inoltre si parlerà di risorse idriche, tema fondamentale tanto ieri quanto oggi, e di un progetto artistico, incentrato sui proverbi fiamminghi, che coniuga antiche tradizioni alla moderna tecnica fotografica.
A chiusura di questa rassegna, un incontro (l’unico programmato di venerdì) dedicato al millenario, e controverso, rapporto tra l’uomo e le armi, emblematicamente rappresentato da un oggetto come la spada. Temuta, quale strumento dispensatore di morte; ma allo stesso tempo stabilmente collocata nel nostro immaginario.
Nel primo appuntamento di giovedì 22 febbraio si avrà modo di conoscere i graffiti e le testimonianze materiali (tra cui una “strada megalitica”) che dimostrano quanto il massiccio del Beigua sia stato un luogo fondamentale per l’identità dell’antico popolo ligure, del quale sono sopravvissute poche testimonianze materiali e ancor meno letterarie, affidate queste a popoli vicini e lontani, spesso rivali, che però ne hanno riconosciuto la tenacia o, come va di moda dire oggi, la “resilienza”.
Quest’area sacra ligure, come la maggior parte di quelle note finora, è stata “cristianizzata” con la realizzazione di edifici di culto, in passato spesso meta di processioni: emblematica di questa trasformazione è una cappella (purtroppo crollata nel 2020) posta nel “Briccu du Bruxin” all’Alpicella, nei pressi del Beigua, costruita attorno a un menhir di serpentinite di epoca preistorica, quasi che la nuova religione, quella cristiana, volesse “mettere il cappello” su un monumento-simbolo del preesistente culto pagano.
Radici liguri, quelle della presenza umana nel nostro territorio, che troviamo anche qui, a Novi Ligure, nell’area pianeggiate sottostante la Chiesa della Pieve, come dimostrato negli ultimi decenni dagli scavi condotti dall’archeologa Marica Venturino Gambari, che dimostrano l’esistenza di un sito abitato dotato di aree produttive; anche qui, forse, potremmo essere in presenza di una sovrapposizione di un luogo di culto cristiano, la Pieve di Novi, su un’area sacra ligure: in mancanza di specifiche indagini archeologiche, però, questa è e resta un’ipotesi.