Diapositive dal mondo: Sara Balostro e Davide Milano in Sri Lanka
ARQUATA SCRIVIA — Proseguono alla Soms di Arquata Scrivia gli appuntamenti con “Diapositive dal mondo”, che da 24 anni ormai…
ARQUATA SCRIVIA — L’Egitto sarà la meta del prossimo appuntamento di “Diapositive dal mondo”, la rassegna di proiezioni fotografiche organizzate ad Arquata Scrivia da Nord Sud Ovest Est e da Avventure nel mondo di Roma, giunta alla 24esima edizione (info 334 3232516 o 0143 666039).
Alla Soms di piazza Vittorio Veneto, questa sera, venerdì 23 febbraio alle 21.00, protagonista sarà Barbara Negradi, appassionata ed esperta viaggiatrice.
La civiltà egizia nei secoli ci ha tramandato importanti informazioni sulla scienza, sulla medicina, sull’architettura, sull’astronomia. Una civiltà ossessionata dalla vita ma ancora di più dalla morte. Al punto da considerare la riva occidentale del Nilo come la dimora dei defunti. Al contrario la riva orientale, la prima ad accogliere la luce del giorno, era la casa dei viventi.
Il viaggio inizia dal Cairo, con il suo traffico, le moschee, i suoi tetti irti di parabole da cui emergono le torri dei minareti e con il suo meraviglioso museo egizio. Ma non si può parlare del Cairo senza citare la piana di Giza dove troneggiano le piramidi e la sfinge, fra le ultime meraviglie rimaste a testimonianza del mondo antico.
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Risalendo il corso del Nilo si raggiungono le tombe e i templi dell’Egitto meridionale, Luxor in testa, con due enormi statue di Ramses II, uno dei più grandi faraoni. Le colline a ovest di Luxor accolgono la necropoli dei faraoni più grande d’Egitto, la Valle dei Re. Nelle vicinanze c’è anche la Valle delle Regine che ospita anche la meravigliosa tomba di Nefertari. Dall’esterno le tombe sembrano semplici ingressi disadorni scavati nella roccia, ma all’interno si possono ammirare le forme d’arte più sensazionali del mondo antico.
Infine, Abu-Simbel, eretto per onorare la figura di Ramses II, vincitore nella battaglia di Qadesh contro gli Ittiti di re Muwatalli II. Il tempio, minacciato dall’acqua in seguito alla costruzione della diga di Assuan, fu trasferito in un sito più elevato nel 1968. Nel ricostruire l’edificio fu mantenuto l’originale orientamento e due volte all’anno il sole illumina la camera centrale del tempio.
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