Giovanni Paparcuri, incontro con il sopravvissuto di via Pipitone

BOSCO MARENGO — Giovanni Paparcuri, sopravvissuto all’attentato che uccise il giudice Rocco Chinnici, sarà ospite di un incontro organizzato domani a Bosco Marengo. Giovedì 7 sarà invece a Novi Ligure.

Mercoledì 6 marzo alle 20.45, alla sala conferenze di Santa Croce, Paparcuri racconterà di quel terribile 29 luglio 1983 in via Pipitone a Palermo, dove morirono il magistrato Chinnici, i due uomini di scorta Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi. A ucciderli, una Fiat 126 imbottita con 75 chili di tritoli e fatta esplodere a distanza con un telecomando. Paparcuri, autista del giudice, si trovava a bordo della vettura blindata e sopravvisse.

Dopo la strage Giovanni Paparcuri, gravemente ferito, passò un anno di convalescenza per poi tornare al lavoro, collaborando con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che in quel periodo stavano lavorando al maxiprocesso negli uffici blindati del Tribunale, il cosiddetto “bunkerino”. Oggi quel luogo è diventato il Museo Falcone-Borsellino, proprio grazie a Paparcuri. È un luogo di memoria in cui sono presenti gli strumenti originali dell’epoca utilizzati dai due magistrati, le macchine da scrivere, gli appunti, i primi computer, sedie e scrivanie.

Giovanni Paparcuri, incontro con gli studenti

Dopo la conferenza a Bosco Marengo, il giorno successivo Paparcuri incontrerà gli studenti dell’istituto Ciampini Boccardo presso il teatro Giacometti di Novi Ligure, nell’ambito del progetto di “Educazione alla legalità” portato avanti dalla docente Valentina Avvento.

L’incontro di domani vede il patrocinio dei Comuni di Bosco e Novi, della Fondazione Social, dell’Istituto Cooperazione e Sviluppo e di “Fuga di Sapori”. Organizzano le associazioni Libera e Parcival (che gestisce il primo bene confiscato alla mafia in provincia di Alessandria, Cascina Saetta a Bosco Marengo).

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