Coronavirus, raggiunto a Novi un nuovo picco: 964 positivi
Nei dintorni, i centri più colpiti sono Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia, Pozzolo Formigaro e Gavi
NOVI LIGURE — Bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici di Novi Ligure oggi in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. La ricorrenza, istituita dal Parlamento tre anni fa, vuole ricordare la data del 18 marzo 2020. Quel giorno a Bergamo una lunga colonna di mezzi militari fu costretta a trasportare le vittime falcidiate dal virus. E il 21 marzo, la colonna di camion dell’Esercito arrivò anche a Serravalle Scrivia, con decine di cadaveri da cremare.
«Un’immagine che tutti ricordiamo bene, nella quale è racchiuso il dramma che l’intero Paese stava vivendo in quei giorni», commenta il sindaco Rocchino Muliere. «Questa giornata simbolica è un’occasione per ricordare vittime dell’epidemia, chi ha perso la vita, insieme all’impegno di tutti coloro che hanno contribuito, anche nella nostra città, alla salvaguardia della salute e al funzionamento dei servizi per la collettività».
«Un sentito ringraziamento va al personale sanitario, alle forze dell’ordine, alla Protezione civile, alle associazioni di volontariato, ai dipendenti dei servizi pubblici essenziali e verso tutti coloro che, con il loro lavoro, hanno contribuito ad affrontare in modo efficace le difficoltà dovute all’emergenza. L’esperienza drammatica che abbiamo vissuto deve servire a non ripetere gli errori commessi e a prestare particolare attenzione al servizio sanitario nazionale», conclude Muliere.
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