Novi, spaccata notturna alla sede dell'associazione dei disabili
NOVI LIGURE — Spaccata nella notte tra mercoledì e giovedì alla sede dell’associazione Aias, in viale Pinan Cichero a Novi…
NOVI LIGURE — Eliminare del tutto le barriere architettoniche alla stazione di Novi Ligure. È l’obiettivo del percorso intrapreso dall’Apn, l’associazione dei pendolari novesi, che ha svolto un primo sopralluogo insieme ad alcuni consiglieri comunali e a rappresentanti delle associazioni dei disabili.
«Un primo obiettivo è già stato raggiunto», spiega il presidente dell’Apn Andrea Pernigotti. «Abbiamo coinvolto Rfi [la società proprietaria delle infrastrutture ferroviarie; ndr] chiedendo di attivarsi per sostituire i due carrelli porta-carrozzine per non deambulanti, vecchi e parzialmente non funzionanti. Siamo rimasti sorpresi dalla loro velocità di reazione tanto è vero che nel giro di pochi giorni sono stati sostituiti da carrelli di nuova generazione».
Le persone in carrozzina infatti non possono muoversi tra il primo e il secondo binario attraverso il sottopassaggio. Allo stesso modo, non possono salire o scendere autonomamente dai treni. Per ovviare a questo problema, viene utilizzato un carrello con un piano sollevabile che viene movimentato dagli incaricati delle Ferrovie attraverso i binari (sugli attraversamenti a raso) e poi lungo i marciapiedi.
Un’attività non troppo agevole, specialmente in caso di maltempo, che potrebbe essere evitata grazie ad alcuni accorgimenti, come spiega ancora Pernigotti: «Gli attraversamenti a raso sono pochi e lontani dal fabbricato della stazione. Chiediamo l’adeguamento dell’altezza delle banchine, in rispetto dell’attuale normativa e coerentemente con i nuovi treni. Per il sottopasso, bisognerebbe pensare all’installazione di un ascensore o di un montascale. Servono poi percorsi con le piastrelle tattili per non vedenti e pannelli informativi in caratteri braille».
Al sopralluogo erano presenti anche i consiglieri comunali Enrica Bosio (Pd) e Paolo Coscia (M5s). Dal 2015 infatti l’Apn è stata riconosciuta formalmente come consulente del Comune in materia di trasporti pubblici. «Abbiamo sentito l’esigenza di sostenere questo progetto, è realizzabile con un impegno tutto sommato modesto e porteremo le istanze dei pendolari in consiglio comunale in maniera bipartisan. Tra l’altro non riguarda solo i disabili ma tutti coloro che, per motivi di età o di salute, hanno difficoltà di movimento», hanno detto Bosio e Coscia. È intervenuto anche Simone Labate, segretario dell’associazione Aias di Novi, che ha portato la testimonianza di chi è costretto a viaggiare in carrozzina.
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