Setter, ancora un successo per Pino Di Massa e i suoi cani
Il 70enne di Novi Ligure, già campione del mondo e d'Europa, ha vinto il trofeo nazionale di Piacenza
NOVI LIGURE — Ancora un successo per Pino Di Massa, tra i migliori conduttori di cani da ferma con diversi trofei all’attivo. Il 70enne di Novi Ligure si è aggiudicato la prima edizione del Trofeo nazionale delle Colline Piacentine, organizzato dalla delegazione di Piacenza della Società Italiana Setter. Circa 50 partecipanti arrivati da tutta Italia si sono ritrovati a Podenzano per la gara per cani da ferma su selvaggina naturale che si è svolta sulle colline della val Nure.
Pino Di Massa è salito sul gradino più alto del podio con Elektra, una femmina di setter di quattro anni. Di proprietà del cremonese Marcello Bianchi, allevata da Roberto Locatelli, Elektra ha già vinto diverse competizioni. «Il 2024 sarà l’ultimo anno di gare per lei, poi potrà dedicarsi ai suoi cuccioli», spiega Di Massa, ex operaio che da sempre ha una passione per gli amici a quattro zampe.
«Non sono un professionista, ma ho gareggiato tanto insieme ai migliori e ho imparato molto», racconta. Tanto da diventare campione del mondo con il cane Arno. E per due volte si è imposto nel campionato europeo con il setter Elfo.
Nelle prove su selvaggina naturale, il cane deve setacciare il terreno assegnato fino a trovare la preda. A quel punto si ferma e – quando l’uccello selvatico si invola – il cacciatore effettua uno sparo a salve. In tutta questa fase il cane deve rimanere fermo. Il tempo limite è di 15 minuti e ovviamente non devono essere compiuti errori.
Pino Di Massa, il campione
«Bisogna creare un grande feeling con il cane», spiega Di Massa. «C’è dietro tanto lavoro e tanta passione. Noi cerchiamo di esaltare le doti naturali del cane, la sua intelligenza e il suo fiuto. Alla fine quella che viene fuori è una vera e propria squadra composta da un uomo e da un cane che lavorano all’unisono».
Per quanto i risultati ottenuti siano stati di primissimo livello, Pino Di Massa non ha intenzione di trasformare la passione in un lavoro: «C’è chi dopo la pensione si impigrisce. Io mi diverto andando in campagna con i cani. Me ne bastano due o tre, non di più. Non voglio che diventi un impegno troppo gravoso. Mi piacerebbe però continuare a condurre cani del livello di Elektra, di Arno e di Elfo per molti anni a venire».
«Questi amici a quattro zampe mi hanno aiutato anche a superare brutti momenti della mia vita, come nel 2022, quando ho perso mio figlio Marco di soli 35 anni. Prendermi cura di loro mi ha dato la forza di andare avanti», conclude Pino Di Massa.