«Limitate i sorvoli su Novi», l'appello dopo l'ultimo incidente
NOVI LIGURE — Limitare i sorvoli sulla città di Novi Ligure: lo chiede Fratelli d’Italia con una mozione presentata al…
NOVI LIGURE — Alla giunta comunale chiede più coraggio («La città sembra un malato terminale, serve una scossa») e dal resto dell’opposizione vorrebbe invece meno polemiche pretestuose («I novesi chiedono risposte ai loro problemi, il muro contro muro non serve a nulla»). Paolo Coscia, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale a Novi Ligure, non fa parte di quelli che sgomitano per prendere il microfono. I suoi interventi sono brevi, addirittura centellinati, e cercano di andare dritti al cuore delle questioni. «Non mi piace il teatrino che si è venuto a creare in consiglio comunale – dice – Penso che debba prevalere il senso di responsabilità, anche tra l’opposizione. Il che non significa mantenere un atteggiamento di sudditanza».
— La discussione in consiglio è monopolizzata dalle liti tra maggioranza e centrodestra (e all’interno del centrodestra stesso). A volte le posizioni del M5s fanno un po’ fatica a emergere…
«L’ho detto all’inizio della consiliatura e lo ribadisco: il programma con cui il centrosinistra ha vinto le elezioni è stato scritto dieci anni prima da Fabrizio Gallo [candidato sindaco M5s; ndr]. Le parole chiave del programma di Rocchino Muliere sono quelle che noi abbiamo introdotto nel lessico politico. Per carità, nessuno ha il copyright sulle idee. Ben venga quindi che il centrosinistra porti avanti temi su cui anche noi siamo d’accordo. Preferisco fare un’opposizione costruttiva, che dia un contributo alla soluzione dei problemi».
— La scena però la conquista chi grida più forte.
«Quando è necessario sappiamo farci sentire. Grazie a un mio emendamento, è stato inserito nel regolamento sulla nomina dei componenti delle ex municipalizzate una norma in base alla quale i nominati devono riferire ogni sei mesi in commissione o in consiglio. Ora di mesi ne sono passati nove e non lasceremo che la questione cada nel dimenticatoio».
— A proposito di farsi sentire, qual è la vostra opinione sulla richiesta di limitazione ai sorvoli da parte degli alianti, chiesta da Fratelli d’Italia?
«La sicurezza è fondamentale e deve essere garantita al massimo livello. Non bisogna però demonizzare l’attività dell’aeroporto, che per Novi può rappresentare un’opportunità di crescita. Quanto alla mozione in sé, non penso che possa davvero incidere in qualche modo».
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— Il Terzo Valico – o meglio i problemi causati dalla nuova linea ferroviaria – è stato uno dei principali cavalli da battaglia del Movimento 5 Stelle. Ora è passato in secondo piano?
«Al contrario. La nostra attenzione è massima, anche perché ci sono ancora diverse questioni aperte. A cominciare da quella relativa alle barriere antirumore, che ancora nessuno sa come e quando verranno costruite. Ho chiesto e ottenuto dall’assessore Gianfilippo Casanova e dalla consigliera Patrizia Gugliermero di organizzare una riunione con i referenti di Rfi. Dobbiamo evitare che le barriere vengano “calate” sulla città e chiedere invece un bilanciamento tra l’impatto acustico e quello urbanistico e paesaggistico».
— Anche Forza Italia da tempo è in allarme per questa situazione.
«La riunione con Rfi sarà un’occasione importante per chi ha davvero a cuore il futuro della città. Le barriere segneranno il tessuto urbano novese per decenni. Se non sono già state costruite, è solo perché le gare d’appalto sono andate deserte. Approfittiamo quindi di questo ritardo per cercare le soluzioni migliori per Novi. Ho trovato grande disponibilità in Casanova e Gugliermero. Mi auguro che sul tema delle barriere l’atteggiamento di tutte le forze politiche sia improntato alla serietà e non alle polemiche».
— Sempre Forza Italia aveva proposto un tavolo permanente sul Terzo Valico. Poi però la mozione è stata ritirata. L’avreste appoggiata?
«No, ma mi dispiace che la capogruppo Maria Rosa Porta abbia ritirato la proposta. Sarebbe stata un’occasione importante per discutere di Terzo Valico. In ogni caso in quell’occasione il sindaco ha preso un impegno importante sul confronto con il consiglio e non mancheremo di ricordarglielo».
— Con i fondi compensativi del Terzo Valico dovrebbero venire costruite anche la tangenzialina tra Novi e Pozzolo e la rotatoria di piazza XX Settembre.
«Della famigerata rotatoria “a fagiolo” si parla da talmente tanto tempo che quasi non ci credo più. La tangenzialina invece meriterebbe una riflessione più accurata. Trenta milioni per costruire un cavalcaferrovia è una cifra mostruosa, che peraltro non c’è. La cosa più saggia sarebbe fare retromarcia e pensare a una soluzione meno costosa. Se invece l’amministrazione comunale è davvero convinta che la strada sia quella, inizi a battere cassa e a cercare i 10 milioni che mancano: coinvolgiamo il Governo, la Regione, la Provincia, il Comune di Pozzolo e così via».
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— Oltre i progetti collegati alla nuova linea ferroviaria, ci sono poi i fondi del Pnrr. Anche in questo caso i progetti sono tanti. Cosa ne pensate?
«A Novi in questo momento ci sono diversi progetti iniziati dalla precedente amministrazione, che ora bisogna portare avanti per non rischiare di perdere i finanziamenti ottenuti. Mi sembra però che si proceda al rallentatore».
— Qualche esempio?
«Parco Castello e Cavallerizza sono due esempi lampanti. Indubbiamente si tratta di progetti complessi, ma è ora di premere sull’acceleratore. Se servono quattro o cinque anni (o addirittura di più), per vedere un’opera pubblica finita, significa che qualcosa non funziona. In questi nove mesi abbiamo visto pochissimi risultati pratici».
— Dove si inceppa il meccanismo?
«Non mi posso spingere a fare valutazioni di questo tipo. L’adagio popolare dice che “il pesce puzza dalla testa”. Ecco, da parte dei vertici dell’amministrazione mi aspetterei più coraggio. Probabilmente il coraggio si propagherebbe giù giù lungo la scala gerarchica, a tutta la macchina comunale».
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— Dove vorrebbe vedere questo “coraggio”?
«Ad esempio sulla questione dell’area Z3 [la zona che comprende via Pietro Isola e piazza Pernigotti; ndr]. Si è parlato molto della permuta delle aree tra Comune e supermercato Lidl. Ora sulla vicenda è calato un silenzio imbarazzato. Perché? E il piano delle asfaltature? È stato rallentato solo dal maltempo?»
— Un giudizio sui primi nove mesi della giunta Muliere?
«Noto un certo scollamento tra ciò che si vorrebbe fare, ciò che si annuncia e ciò che effettivamente si fa. Di idee nuove se ne vedono poche. I progetti con cui Novi ha partecipato a diversi bandi sono stati bocciati e di fondi quindi non ne arriveranno. Oggi Muliere raccoglie quello che altri hanno seminato, ma deve a sua volta seminare qualcosa per il futuro. Con i proventi della fiscalità generale si riesce a malapena a gestire l’ordinaria amministrazione. Partecipare (e vincere) i bandi di finanziamento è importantissimo».
— Novi tra pochi mesi dovrà affrontare un cambiamento epocale, con il passaggio alla tariffa puntuale sui rifiuti e il pagamento in base alla quantità di spazzatura prodotta. Sarà un problema?
«È una scelta che mi trova favorevole. Anzi, temevo che ci sarebbero stati ulteriori rinvii. Credo che il nuovo sistema sia stato spiegato bene ai cittadini e che nel suo complesso funzionerà. Se non si presta attenzione, però, il rincaro delle bollette è dietro l’angolo. Bene la caccia agli evasori, per fare in modo che tutti paghino. Ma non basta: bisognerà ridurre i costi della raccolta. Ad esempio contrastando l’abbandono dei rifiuti, un costo che qualche maleducato fa ricadere su tutti i cittadini».
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