Resistenza, quel legame di sangue tra la Benedicta e Marzabotto
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ARQUATA SCRIVIA — La storia del partigiano Bruno Cazzulo, nome di battaglia Stilo, rivive oggi nel libro che la nipote Melania gli ha dedicato, a ottant’anni dal giorno in cui, ancora ragazzo, riusciva a sfuggire al rastrellamento nazifascista della Benedicta. Dopo l’8 settembre del 1943, Stilo si era sottratto all’arruolamento e si era unito alla lotta partigiana sull’Appennino. Sopravvissuto all’eccidio sui monti del val Lemme nell’aprile del 1944, alla fine del conflitto diventò testimone della guerra di Liberazione.
“Nome di battaglia Stilo – La storia partigiana di Bruno Cazzulo” sarà presentato sabato 13 aprile alle 17.30, presso la Soms di Arquata Scrivia. Una data significativa, che cade a cavallo proprio dell’80esimo anniversario dell’eccidio alla Benedicta.
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Il volume, scritto da Melania Cazzulo e pubblicato dalle edizioni Vallescrivia di Novi Ligure, racconta la storia vera di un ragazzo antifascista, che dopo numerose fughe dalle caserme in cui era richiamato è diventato un partigiano per difendere il diritto alla Libertà. È ambientato nei boschi, nei monti e nelle campagne della zona circostante alla Benedicta, dove Stilo si trovava durante il rastrellamento del 7 aprile 1944 e dal quale è riuscito a fuggire.
Bruno Cazzulo non dimenticò nulla di quegli anni e soprattutto continuò, per tutta la vita, a raccontare. È stato un esempio di coraggio e determinazione, un simbolo della lotta contro l’oppressione e la dittatura. La sua storia ci ricorda l’importanza di difendere i valori della democrazia e della libertà. Ma anche di non dimenticare mai il sacrificio di coloro che hanno combattuto per garantirci un futuro migliore e di riflettere sull’importanza di mantenere viva la memoria storica. Con uno scopo ben preciso: non ripetere gli errori del passato.
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Alla presentazione, organizzata in collaborazione con l’Anpi di Arquata Scrivia e patrocinata dal Comune, parteciperanno oltre a Melania Cazzulo, Maria Maddalena Lombardi (autrice della prefazione), Nicoletta Cucinella (vicesindaco e assessore alla Cultura) e Claudio Balostro (presidente della locale sezione Anpi).
Melania Cazzulo, 40 anni, cresciuta ad Arquata, dopo la maturità classica ha studiato archeologia tra Genova e Pisa, scavando in numerosi siti del nostro Paese, dalla preistoria all’età romana. Dopo aver lavorato come archeologa e svolto attività di promozione culturale con l’associazione Libarna Arteventi, ha deciso di intraprendere la carriera dell’insegnante alle superiori di Novi Ligure per condividere le proprie conoscenze e tentare di diventare una guida per le generazioni più giovani.
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