Paola Varese rompe gli indugi e si candida con Alberto Cirio
"Mi impegno per la sanità pubblica"
ALESSANDRIA – Sono Gianluca Bardone (ex sindaco di Tortona e attuale membro di Italia Viva, di cui è stato coordinatore provinciale fino a poche settimane fa), l’oncologa ovadese Paola Varese, Nicoletta Cucinella (vicesindaco e assessore a Cultura e Politiche sociali di Arquata Scrivia) e l’ex primo cittadino di Rocchetta Ligure, Giorgio Storace, i quattro candidati alessandrini della lista civica Cirio Presidente – Per il nostro Piemonte.
È stato lo stesso governatore uscente, questo pomeriggio, a presentarli ufficialmente: “Abbiamo scelto di puntare sulle persone – le parole di Alberto Cirio ad Alessandria -. E, in particolare, su chi si è impegnato nei vari territori da amministratore o sotto il profilo sanitario e sociale. Ecco come è stata formata questa civica che, attenzione, non è in contrasto con gli altri partiti del centrodestra. Ma, al contrario, ha l’obiettivo di pescare là dove la coalizione non riesce ad arrivare, astensionismo compreso”.
“Ci rivolgiamo all’area moderata dell’elettorato – aggiunge – nella consapevolezza di poter essere un valore aggiunto. In un programma che ha nella Sanità, nella tutela dei territori, nelle infrastrutture i suoi cardini”.
Paola Varese rompe gli indugi e si candida con Alberto Cirio
"Mi impegno per la sanità pubblica"
E i quattro candidati? “Porto con me i bisogni dei cittadini e dei territori periferici”, sottolinea Cucinella, mentre la dottoressa Varese ammette “di essere al centro di una avventura iniziata per caso, perché più estranea alla mia storia non potrebbe essere. Ma se sono qui, lo devo ad Alberto Cirio e a una parola che lui ha pronunciato e che mi ha fatto decidere: rispetto. In un mondo urlato, in un momento di persone dai diritti violentati, il rispetto è ciò che fa la differenza. Anche nel mio campo, quello sanitario: non è vero che medici e infermieri se ne vanno dal pubblico per i soldi. Se ne vanno perché non ce la fanno più“.
Bardone ripercorre la sua storia: “Sono stato per cinque anni sindaco di centrosinistra a Tortona, ma col mio partito ho sempre parlato chiaramente. E mi sono scontrato sui tagli alla Sanità, che ancora oggi non ho compreso, e sulla logistica: all’epoca, addirittura, la mia città non era neppure in Slala. Italia Viva? Il mio percorso è sempre stato chiaro: lasciato il Pd, ho aderito ai comitati civici di Matteo Renzi e quindi a Italia Viva, di cui faccio ancora parte, perché sono convinto che in Italia manchi un soggetto politico moderato, riformista e liberale. Le linee guida del movimento del presidente Cirio”.
Chiude Storace: “Il mio piccolo Comune ha appena 216 residenti. Come un palazzo di Torino… Ci siamo sempre sentiti, fino a qualche tempo fa, ‘piemontesi di serie B‘, privati anche dei servizi essenziali. Adesso ci si è messa pure la peste suina, che ha messo in ginocchio la nostra economia circolare che consentiva, a chi è rimasto, di andare avanti. Non sappiamo cosa succederà, ma il presidente Cirio ci è sempre stato vicino. E ci ha ridato l’orgoglio di essere piemontesi“.