Save the Frogs! A Voltaggio un evento per conoscere gli anfibi
Società
Elio Defrani  
9 Maggio 2024
ore
12:00 Logo Newsguard
l'iniziativa

Save the Frogs! A Voltaggio un evento per conoscere gli anfibi

In occasione del Save the Frogs Day, appuntamento a Voltaggio con uno spettacolo, una conferenza e un'uscita sul campo

VOLTAGGIO — Venerdì 10 maggio a Voltaggio, presso Palazzo Gazzolo, si terrà un evento dedicato alla conservazione degli anfibi. L’iniziativa, organizzata dalle Aree Protette Appennino Piemontese, si inserisce nell’ambito della 16esima edizione del Save the Frogs Day, una giornata internazionale dedicata alla sensibilizzazione sul ruolo degli anfibi negli ecosistemi.

Save the Frogs!, il programma

Il programma della serata prevede:

  • Ore 20.30: Anteprima dello spettacolo “Le Rane” di Aristofane, a cura del laboratorio teatrale “Officina Mercuzio – Roberto Guerra” del liceo Amaldi di Novi Ligure.
  • Ore 21.00: Intervento di Stefano Bovero e Stephen Ciampitti dal titolo “Pesci e anfibi nell’Appennino. La guerra silenziosa”.
  • Ore 21.45: Uscita alla ricerca degli animali lungo i torrenti Morsone e Lemme.

L’evento è gratuito e aperto a tutti. Per partecipare all’escursione notturna è necessario munirsi di scarpe da trekking, giacca impermeabile e torcia o pila frontale. Per informazioni e prenotazioni: 335 6961784 o giacomo.gola@areeprotetteappenninopiemontese.it.

Save the Frogs! A Voltaggio un evento per conoscere gli anfibi

Save the frogs, a Bosio e Voltaggio due giornate su rane e anfibi

L'ente di gestione delle Aree Protette dell'Appennino Piemontese è centro di referenza regionale per l'erpetofauna (rettili e anfibi)

Anfibi, perché sono importanti

Salvare gli anfibi è importante per diverse ragioni. Sono indicatori dello stato di salute degli ecosistemi: la loro presenza o assenza può fornire informazioni sulla qualità dell’acqua, dell’aria e del suolo. Inoltre, svolgono un ruolo importante nel controllo delle popolazioni di insetti, tra cui quelli dannosi per le colture e la salute umana.

Tutte le primavere gli anfibi anuri (senza coda), come i rospi, le rane, le raganelle, i pelobati, compiono una vera e propria migrazione dai luoghi di svernamento ai siti di riproduzione. Durante questo percorso, se incontrano strade o altre interruzioni non naturali lungo il loro cammino, rischiano di non riuscire a portare a termine il loro importante compito di propagazione della specie. A seconda delle specie il tragitto può essere lungo da alcune centinaia di metri ad alcuni chilometri, come nel caso del Rospo comune (Bufo bufo).

Gli anfibi urodeli (con la coda), come i geotritoni, le salamandre, le salamandrine e i tritoni, compiono spostamenti minori rispetto agli anfibi anuri ma purtroppo anch’essi spesso vengono fermati inesorabilmente da infrastrutture.

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione