Ilva, intesa sulla cassa integrazione: a Novi coinvolti 175 addetti
Si era partiti da 5.200 lavoratori in tutto il gruppo siderurgico. Dopo le trattative numeri scesi a 4.050
ROMA – Dopo una maratona di trattative durata oltre 14 ore, le parti sociali hanno raggiunto un’intesa sulla cassa integrazione straordinaria per i lavoratori ex Ilva.
L’accordo, siglato al Ministero del Lavoro, prevede una riduzione del numero di beneficiari rispetto alle richieste iniziali: si passerà da 5.200 a 4.050 unità, di cui la maggior parte impiegata nello stabilimento di Taranto. Per la precisione, 3.500 nel sito siderurgico pugliese, 175 a Novi Ligure, 20 a Racconigi e il resto a Genova.
In base all’accordo, l’azienda riconoscerà ai lavoratori in Cigs un’integrazione salariale pari ad assicurare il 70% della retribuzione, oltre a premio di produzione e tredicesima. Il periodo di validità della Cigs è di 12 mesi (a partire da marzo 2024), rinnovabile per altri 12 mesi dopo un nuovo esame congiunto tra azienda e sindacati. L’intesa comprende il riconoscimento della validità dell’accordo del 6 settembre 2018 e in particolare la salvaguardia occupazionale per i lavoratori in Ilva in As (la società ancora proprietaria degli impianti gestiti da Acciaierie d’Italia).