Il canto del cigno del Barocco a Novi, visite guidate a San Nicolò
Un'occasione per conoscere storia e arte legate a questo edificio sacro
NOVI LIGURE — Secondo una leggenda riportata dal filosofo greco Platone il cigno, all’approssimarsi della sua fine, innalza al cielo uno splendido canto: la costruzione dell’attuale chiesa di S. Nicolò al posto dell’antico edificio medievale può essere considerata il “canto del cigno” del Barocco qui, a Novi Ligure.
Di questo si parlerà oggi, sabato 5 ottobre, durante le visite alla Chiesa Parrocchiale di San Nicolò a Novi Ligure che si succederanno in maniera continua dalle 15.30 alle 17.30 (inizio dell’ultima visita).
Questa iniziativa, realizzata dal gruppo “Antiche chiese di Novi Ligure” in occasione della festa patronale di questa Parrocchia, dedicata alla Madonna del Rosario, sarà un’occasione per conoscere storia e arte legate a questo edificio sacro che, per via del suo “design” innovativo per il gusto architettonico della sua epoca, la fine del XVII secolo, e per le difficoltà incontrate nella sua realizzazione, resterà un “unicum” per la Novi barocca, e verrà ripreso solo successivamente, e altrove, in edifici di area più piemontese che genovese, come il Santuario di Vicoforte a Mondovì.
Un progetto forse troppo avanzato al punto da essere stato completato solo superando difficoltà tecniche e finanziarie che hanno lasciato all’attuale edificio della Chiesa di San Nicolò un qualcosa che fa percepire a chi la osserva una sensazione di “incompiutezza”.