All'Unitre Paola Rivaro racconta i segreti dell'Antartide
NOVI LIGURE — Conferenza di Paola Francesca Rivaro, oggi 21 novembre a Novi Ligure, nell’ambito delle lezioni organizzata dall’Unitre. Alle…
NOVI LIGURE — Appuntamento con la filosofia all’Unitre di Novi Ligure. Domani la biblioteca di via Marconi 66 ospiterà la conferenza di Michele Maranzana, preside del liceo Amaldi. L’incontro da titolo “Il pensiero è debole? – Riflessioni sulla filosofia tra il 1948 e il 1989” è alle 15.30 di martedì 26 novembre.
Nel 1946 – usciti dalla guerra e due anni prima dell’entrata in vigore della nostra Costituzione – nella premessa al primo numero della “Rivista di filosofia” scritta da Norberto Bobbio, Augusto Del Noce e Ludovico Geymonat, si legge: “Dopo la conclusione di un periodo decisivo per la storia umana — periodo in cui il filosofo, come ogni altro uomo, ha dovuto mettere da parte i suoi problemi più cari e scendere egli pure nel vivo della lotta per impegnare se stesso, talvolta nella difesa dei più alti valori etici, tal altra più semplicemente nella difesa della sua persona, della sua famiglia e della sua casa — occorre che egli torni ai suoi problemi con una serietà più grave, con animo reso più comprensivo e più sincero dal contatto di innumeri esperienze e dolori, con senso più profondo della propria missione e della propria responsabilità”.
All'Unitre Paola Rivaro racconta i segreti dell'Antartide
NOVI LIGURE — Conferenza di Paola Francesca Rivaro, oggi 21 novembre a Novi Ligure, nell’ambito delle lezioni organizzata dall’Unitre. Alle…
Entrava così in crisi quella che lo stesso Bobbio aveva definito la “figura – così tipica in tutta la nostra storia risorgimentale e post-risorgimentale sino al fascismo incluso – dell’intellettuale mentore o pedagogo. Il cui compito principale che lo eleva al di sopra della massa è quello nobilissimo, solenne, sublime, dell’educazione nazionale. Quel compito che trae alimento dall’idea che l’Italia è fatta e bisogna fare gli italiani”.
All’interno di questa crisi assistiamo a una trasformazione della filosofia italiana, che assume nei tre decenni successivi un profilo nuovo, aperto alle influenze straniere ma anche peculiare. L’anno della caduta del Muro, il 1989, la vede impegnata in un dibattito acceso dalla pubblicazione nel 1983 de Il pensiero debole, a cura di Pier Aldo Rovatti e Massimo Cacciari, che un filosofo avversario, Carlo Augusto Viano, definirà “i flebili”.
Ma in che senso il pensiero può essere “debole” o “forte”? E che c’entra con il ruolo dell’intellettuale di fronte a eventi come le guerre e a processi come la trasformazione della situazione geopolitica nazionale e internazionale? Proverà a spiegarlo Michele Maranzana.